Nuova autobomba, pace lontana
Attentato al nazionalista russo Prilepin. Kiev denuncia l'uso del fosforo a Bakhmut. Oggi staffetta di pace. Festa per Re Carlo III. Emergenza Covid finita. Torna il Cav. Intervista choc di Murgia
Nuovo attentato in territorio russo. Questa volta l’autobomba colpisce un leader nazionalista vicino a Vladimir Putin, Zakhar Prilepin, che rimane gravemente ferito, mentre muore il suo autista. Mosca accusa Kiev e gli americani. Da parte loro, gli ucraini denunciano un attacco con le armi al fosforo a Bakhmut. Violenta la polemica del capo della Wagner Evgenij Prigožin, che ha minacciato di ritirarsi fra tre giorni dal fronte più caldo. Dove invece potrebbe arrivare il ceceno Ramzan Kadyrov, che ieri ha sostenuto di essere pronto a subentrare con le sue truppe. Scarse le novità sul fronte diplomatico. In India, a Goa, durante il summit della Sco (Shanghai cooperation organisation) c’è stato un faccia a faccia fra il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e il suo omologo cinese Qin Gang, con a tema l’Ucraina. In Italia oggi, a partire dalle 12, c’è la staffetta per la pace organizzata da Michele Santoro. Bella l’intervista del Fatto ad Alessandro Bergonzoni, che aderisce all’iniziativa. Walter Veltroni e il cardinal Matteo Zuppi discutono della pace in un libro di Edoardo Camurri per Rizzoli.
Venerdì l’Oms ha finalmente dichiarato finita l’emergenza per il Covid 19, anche se il virus circola ancora, provocando vittime. Impressionante la stima sui morti: questa pandemia ne avrebbe provocati 20 milioni, contro i 7 delle statistiche ufficiali. Non è stata proprio un’influenza, come disse qualcuno all’inizio (e come sostengono ancora molti contrari al vaccino).
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