Nuova strage in mare

30 morti davanti alle coste libiche in un nuovo naufragio. Schlein eletta nel Pd, con Bonaccini presidente. La Casa Bianca garantisce sul crack della SVB. Un B52 arriva in Russia. 10 anni con il Papa

Ancora un naufragio, ancora una strage. Questa volta al largo della Libia. Durante il tentativo di salvataggio e le operazioni di trasbordo su un mercantile che navigava nella zona, avvertito dalla nostra Guardia costiera, trenta persone sono cadute in mare e risultano tutt’ora disperse, 17 quelle salvate. Polemiche per il ritardo nei soccorsi, resi difficili dalle cattive condizioni del mare. Rimpallo di accuse fra maggioranza e opposizione. Intanto le nuove norme del decreto, varato la scorsa settimana dal governo, sono oggetto di pressanti consigli del Colle e potranno essere in parte limate in fase di approvazione parlamentare. Tanto più che anche l’Europa potrebbe tornare a pronunciarsi sull’emergenza migranti. Repubblica stampa oggi un documento del Viminale, che farà discutere: in esso vengono date istruzioni di “monitoraggio in forma occulta” dei natanti che stanno approdare sulle nostre coste. La difesa delle vittime di Cutro porterà queste carte all’attenzione della Procura che sta indagando sul mancato soccorso dei 70 migranti.    

Il secondo fatto odierno di rilievo è l’elezione del nuovo vertice del Partito democratico, avvenuta ieri a conclusione dell’Assemblea del partito a Roma. Elly Schlein apre la sua avventura di segretaria, affiancata dall’ex rivale interno Stefano Bonaccini, che sarà Presidente. Bilanciate e condivise le altre cariche. La linea della Schlein è quella del confronto con tutta la sinistra: da Calenda a Conte. Mentre il messaggio interno è ecumenico e volto a recuperare le anime “socialista, comunista e cattolica”, esplicitamente richiamate. All’esterno la sintesi è fra nuova radicalità e senso di responsabilità. Sulla guerra la segretaria rilancia lo slogan di Romano Prodi: “La pace non è una parolaccia”.  

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