Nuova stretta sui migranti
Il governo allunga i tempi di detenzione di chi sbarca. Da Bruxelles scetticismo sul piano Ursula e sul blocco. No della Francia agli ingressi. Zelensky parla all'Onu. Addio al clochard amico del Papa
Dunque c’è l’ennesima stretta sui migranti. Ieri il Consiglio dei Ministri ha varato nuove regole che riguardano soprattutto la detenzione di chi entra illegalmente nel nostro Paese, i cui tempi sono allungati a 18 mesi. Un anno e mezzo. Nel frattempo, dopo la visita solidale di Ursula von der Leyen, che proclamato i 10 punti del suo piano e il principio che l’Europa possa decidere “chi entra e chi resta fuori”, da Bruxelles arrivano segnali contrastanti. Tanto che la stessa Giorgia Meloni ha esplicitamente polemizzato con Josep Borrell. L’appuntamento importante a livello europeo ora è quello della fine di ottobre: vedremo se i propositi della commissaria troveranno lì un punto di caduta. Intanto però la Francia, nonostante la solidarietà espressa nelle prime ora da Emmanuel Macron, torna a ripetere che farà muro e non accoglierà nessun migrante sbarcato a Lampedusa. Anche l’Austria inasprisce i controlli alle frontiere con l’Italia. Loro, i migranti, arrivati in migliaia negli ultimi giorni, ora mettono in difficoltà Porto Empedocle e raggiungono destinazioni in tutta Italia. Il Giornale sottolinea nel titolo di prima pagina la scelta della Regione Piemonte di inviare uno spot in Senegal per convincere gli africani a non partire. Mentre a Torino, racconta Avvenire, i profughi sono ospitati provvisoriamente sotto le tende. Il Consiglio dei Ministri di ieri ha varato anche il disegno di legge che contiene il nuovo Codice della strada. Per diventare operativo, dovrà essere approvato dal Parlamento. Anche su questo terreno il segnale è quello della maggiore severità e disciplina. Davvero, col nuovo Codice, verranno multati gli automobilisti che guardano lo smartphone mentre guidano? Già oggi si potrebbe fare contravvenzione, ma nella pratica non accade mai. Vedremo.
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