O meno spese o più tasse
Alla manovra mancano 10 miliardi. E le strade sono solo queste due. Il nuovo Patto nella bozza spagnola. Migranti, Crosetto anti tedesco. In Slovacchia vince il sovranista. Il 4 al via il Sinodo
Per i prossimi giorni l’interesse della politica è concentrato sulle scelte che riguardano i conti pubblici. Dall’impianto della Nadef, la nota aggiuntiva del documento di economia e finanza, approvata dal governo la scorsa settimana, si tratterà di arrivare alla legge di bilancio. In mezzo ci sono le scelte nei vari Ministeri e il modo con cui verranno reperite le risorse che servono. Oggi Repubblica sostiene che mancano ancora 10 miliardi, oltre ai 14 in deficit già stabiliti, per completare la manovra. E le strade sono obbligate e solo due: tagliare la spesa oppure aumentare le tasse.
Notizie non negative arrivano però da Bruxelles: Marco Bresolin sulla Stampa anticipa oggi la bozza spagnola sul nuovo Patto di stabilità della Ue. Lo schema dell’accordo non stabilirebbe ancora proporzioni e quantità, ma comprenderebbe due idee che piacciono a Roma: «Scorporare gli investimenti legati ai fondi Ue come il Pnrr dal computo della pesa, seppur con un tetto massimo annuale e invocare l'aumento delle spese militari tra i "fattori rilevanti" per scongiurare una procedura». L’altra faccia della medaglia sarà l’obbligo di garantire un taglio minimo annuale del debito.
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