Obiettivo Rafah
Israele non si ferma e spedisce i tank nella Striscia. I suoi servizi contro l'Aia? L'Europa verso il sì a Stoltenberg, per Quirico è il nuovo Vietnam. Meloni gela De Luca. Il Papa si scusa con i gay
I carri armati dell’esercito israeliano entrano a Rafah. Non conta la sentenza della Corte dell’Aia e non contano le raccomandazioni americane. Il governo di Benjamin Netanyahu tira dritto, mentre il portavoce dell’esercito spiega che l’incendio nel campo profughi di Rafah, che ha fatto 45 vittime e 200 feriti, non può essere colpa dei missili israeliani. Missili che la ex rivale di Donald Trump, Nikki Haley, firma a favore di macchina fotografica e di social (vedi Foto del Giorno). Medici senza frontiere rivolge un appello al governo italiano per la gravissima crisi umanitaria nella Striscia, e lo fa comprando anche delle pagine di pubblicità sui giornali. Visto che la notizia la danno in pochissimi, giusto Avvenire fa eccezione. Fa invece molto rumore (articolo sul Corriere a pagina tre) un’inchiesta di alcune testate internazionali, fra cui Il Guardian di Londra, che ricostruisce tutte le mosse intimidatorie dei servizi segreti di Israele contro i Procuratori e i giudici dell’Aia. L’obiettivo del Mossad era prevenire la possibile acquisizione di prove sull’operato dei militari a Gaza e in Cisgiordania.
Ma quello del Medio Oriente non è certo l’unico fronte. Sale ogni giorno di più il consenso nei confronti di Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, che vuole permettere agli ucraini di usare le armi occidentali sul territorio russo. Il capo della diplomazia europea Josep Borrell è d’accordo anche se sa che alcuni Paesi, come Spagna e Italia, sono apertamente contrari. Chi sta facendo la differenza è Emmanuel Macron, in visita in Germania e in pressing con Olaf Scholz. Il nuovo asse franco-tedesco potrebbe cambiare i destini della crisi ucraina. Sicuramente i francesi, per il dopo elezioni, stanno convincendo i tedeschi che Ursula von der Leyen non può succedere a se stessa. Vladimir Putin ha già reagito insultando Stoltenberg e minacciando un’azione militare uguale e contraria.
Nella pessimistica visione di Domenico Quirico, espressa sulla Stampa, siamo alla vigilia di una guerra allargata in Europa, un nuovo Vietnam. C’è una certa euforia bellicista nei leader di mezza Europa. “La diplomazia”, scrive, “giace ormai silenziosa in un angolo, misera e sperduta come una ciabatta in mezzo al Sahara”. È vero che un’Europa ridotta alla Nato è destinata a non avere più peso politico.
Ieri Giorgia Meloni è tornata a Caivano per inaugurare il centro sportivo. Presenti don Maurizio Patriciello (che l’aveva chiamata personalmente la prima volta) e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Meloni ha colto l’occasione per rispondere agli insulti del governatore Vincenzo De Luca, rinfacciandogli l’epiteto, pure pronunciato in un “fuorionda”.
A proposito di insulti fuori controllo, Papa Francesco si è scusato con i gay attraverso una nota ufficiale della Sala Stampa vaticana. Non era intenzione del Papa offendere nessuno o esprimere posizione omofobe: «Il termine colorito è stato usato per ribadire la contrarietà ad ammettere omosessuali nei seminari italiani». Interessante l’editoriale di Marco Travaglio sul tema, che bolla gli “opposti cretinismi” manifestatisi contro Francesco.
Mentre il governo rinnova lo stato d’emergenza per l’arrivo dei migranti, lo scrittore Eraldo Affinati, fondatore delle scuole gratuite per stranieri Penny Wirton, approva l’ultima decisione del Ministro Giuseppe Valditara proprio pensata per gli studenti che non sanno l’italiano.
Gilbert K. Chesterton nasceva 150 anni fa. È l’occasione per tornare ad occuparsi di questo brillante scrittore inglese. La Versione si conclude oggi con un articolo di Antonio Socci su Libero a lui dedicato.
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LA FOTO DEL GIORNO
L’immagine ritrae un post di Nikky Haley su X in cui firma una bomba israeliana. Haley, repubblicana americana, ex governatore della Carolina del Sud ed ex sfidante di Donald Trump, è in visita in questi giorni in Israele, come informa il Guardian di Londra. Sull’ordigno ha scritto: Finish them! Uccideteli! L’America ama Israele sempre.
Fonte: Da X @NikkyHaleyHQ
Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
Il Corriere della Sera guarda a Gaza: Israele non si ferma: i tank a Rafah. Così come il Manifesto che correda una foto di distruzione nel campo profughi col titolo: Lo Stato delle cose. L’altro fronte internazionale è l’Ucraina. Per La Stampa il confronto a distanza fra Parigi e Mosca fa temere l’allargamento del conflitto: Macron-Putin, l’Europa trema. Il Messaggero conferma: Armi contro la Russia si allarga il fronte del sì. Ma La Repubblica legge la visita di Macron in Germania come una bocciatura della von der Leyen: Berlino liquida Ursula. Avvenire, insieme a don Maurizio Patriciello, dà credito all’operato del governo Meloni: Caivano, si riparte. Il Domani è più scettico: Meloni, dietro le parolacce il nulla. Tutti i tagli del governo ai Comuni. Mentre Il Giornale è soddisfatto del vertice Nordio-Mattarella e annuncia: Sì del Quirinale. Cambia la giustizia. A proposito, Il Fatto insiste con l’elenco dei candidati cattivi: Impresentabili: lista di 7, ma ne mancano altri 19. Papa Francesco chiede scusa per la battutaccia, come dice il Quotidiano Nazionale: Gay nei seminari, le scuse del Papa. Anche i giornali di destra tornano sul tema. Ecco Libero: Bergoglio o pregiudizio. E La Verità: Se tocca i gay il Papa pop non piace più. Il Sole 24 Ore fa i conti sulle entrate fiscali: Partite Iva, dalla flat tax 3,2 miliardi.
I CARRI ARMATI PIOMBANO A RAFAH
Nonostante la Corte dell’Aia e le richieste americane, arrivano i tank israeliani nel cuore di Rafah. Intanto l’esercito cerca di scaricare le responsabilità della strage nel campo profughi. Inservibile il molo fabbricato dagli Usa per gli aiuti. Per il Corriere Davide Frattini.
APPELLO IN 5 PUNTI DI MEDICI SENZA FRONTIERE
Lettera in 5 punti di Msf sull’emergenza umanitaria nel sud della Striscia di Gaza. Le opposizioni alla Camera chiedono un’informativa urgente. Tajani chiede: «Cessate il fuoco. Ma anche Hamas deve interrompere il lancio di razzi». Antonino Casadonte per Avvenire.
LA LOTTA SEGRETA CONTRO LA CORTE DELL’AIA
Inchiesta di tre testate internazionali a cura di Yuval Abraham e Meron Rapoport, che svela la trama segreta di Israele contro i giudici dell’Aia e le loro inchieste sulla condotta dell’esercito.
KERET: “IL MIO PAESE ALLA GOGNA”
Lo scrittore israeliano Etgar Keret descrive la sensazione di sentire il proprio Paese accusato di fronte al mondo. Perché il governo Netanyahu sta provocando un isolamento senza precedenti.
LA UE STUDIA SANZIONI CONTRO TEL AVIV
Beda Romano sul Sole 24 Ore ricostruisce il dibattito all’interno dell’Unione Europea: oltre alle decisioni dei singoli Paesi, c’è chi chiede sanzioni di Bruxelles.
BORRELL APPOGGIA STOLTENBERG
La guerra in Ucraina. Il capo della diplomazia Ue Josep Borrell appoggia la proposta del segretario Nato sulle armi contro Mosca. E dice: «Azione legittima». Ma «la scelta spetta ai singoli Stati». Andrea Valdambrini per il Manifesto.
KIEV HA ATTACCATO GIÀ LA RUSSIA SUL SUO TERRITORIO
Marta Serafini sul Corriere spiega che Kiev colpisce da almeno due anni oltre il confine russo. Anche se all’inizio preferiva non ammetterlo esplicitamente.
MACRON DA SCHOLZ: CONTRO PUTIN E CONTRO URSULA
La visita del presidente francese in Germania. Da Berlino il nuovo asse franco tedesco battezza lo schema Stoltenberg (con prudenza) ma soprattutto prefigura una diversa presidenza della Commissione. È il momento di Mario Draghi? Cosimo Caridi per Il Fatto.
PUTIN ATTACCA IL SEGRETARIO DELLA NATO
Vladimir Putin reagisce e insulta Jens Stoltenberg. E poi avverte: “Conseguenze gravi” in caso di via libera agli attacchi ucraini in territorio russo con le armi fornite dai Paesi occidentali. Per Repubblica Rosalba Castelletti.
“SIAMO PRONTI PER L’ENNESIMO VIETNAM”
Amara analisi di Domenico Quirico, che vede l’Europa precipitare verso la guerra. Scrive: “La diplomazia giace ormai silenziosa in un angolo, misera e sperduta come una ciabatta in mezzo al Sahara”.
IL PAPA SI SCUSA CON I GAY
Il giorno dopo la pubblicazione della battutaccia sulla “frociaggine”, arriva una precisazione del direttore della Sala Stampa vaticana. La cronaca di Mimmo Muolo per Avvenire.
IL RACCONTO DI UN VESCOVO PRESENTE: IL PAPA SCHERZAVA
Retroscena per il Giornale di Fabio Marchese Ragona, che raccoglie la testimonianza di un monsignore presente all’incontro a porte chiuse, oggetto di gossip.
TRAVAGLIO: SUL PAPA UNA CONFUSIONE VOLUTA
Editoriale di Marco Travaglio per Il Fatto sulla vicenda di papa Francesco presunto omofobo. In campo gli opposti cretinismi.
MELONI A CAIVANO GELA DE LUCA
Giorgia Meloni a Caivano inaugura il centro sportivo. Presenti don Maurizio Patriciello (che l’aveva chiamata) e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Meloni coglie l’occasione per rispondere agli insulti del governatore De Luca. Per il Corriere Monica Guerzoni.
MATTARELLA: IL NEO FASCISMO TENTÒ UN GOLPE
Il Capo dello Stato nel 50esimo anniversario di Piazza della Loggia a Brescia spiega senza mezzi termini: “Le menti della strage rivolevano il fascismo nel nostro Paese”. Ugo Magri per La Stampa.
MIGRANTI, ANCORA EMERGENZA
Migranti, rinnovato lo stato di emergenza, nonostante i numeri degli sbarchi diminuiti, rispetto al 2023. Ma il dispositivo serve al governo per ostacolare le ong. Giansandro Merli per il Manifesto.
GIUSTIZIA, ULTIMO MIGLIO
Il testo della riforma della giustizia è stato portato ieri all’attenzione del Presidente della Repubblica e ora è pronto per andare in Consiglio dei ministri. Il disegno di legge Meloni-Nordio prevede la separazione delle carriere. L’editoriale di Alessandro Sallusti per il Giornale.
GIORGETTI: SUI CONTI PUBBLICI TORNIAMO SULLA TERRA
Crescono i timori del Ministro dell’Economia per i conti pubblici. Dopo le elezioni europee, sostiene, bisognerà “tornare sulla terra” e confrontarsi coi dati reali. Per il Corriere Mario Sensini.
ERALDO AFFINATI E IL MINISTRO VALDITARA
Lo scrittore Eraldo Affinati, fondatore della Penny Wirton, approva l’ultima iniziativa del ministro Valditara per gli studenti che non sanno l’italiano. Ne scrive Ilaria Dioguardi su Vita.
IL MISTERO DEI MILIONI DI SPINELLI
Dalle carte dell’inchiesta di Genova emerge la vicenda di una somma di milioni per Aldo Spinelli consegnata “cash”, cioè in contanti. Giuseppe Guastella per il Corriere.
TOTI RESISTE, LE OPPOSIZIONI TENTANO LA SFIDUCIA
Giovanni Toti non vuole dare le dimissioni da Presidente della Regione. Le opposizioni stanno preparando una sfiducia ufficiale in Consiglio. Dino Frambati per Avvenire.
IL SUDAFRICA AL VOTO
Le altre notizie dall’estero. Si vota in Sudafrica. Dopo 30 anni di prevalenza dell’Anc, il partito di Nelson Mandela, potrebbero emergere nuovi soggetti. Alberto Magnani per il Sole 24 Ore.
DE NIRO CONTRO TRUMP
Show dell’attore Robert de Niro fuori dall’aula di New York dove si sta concludendo il processo contro Donald Trump. Viviana Mazza per il Corriere.
REPORTAGE DALLA CAPITALE ANTI OBESITÀ
Elena Dusi per Repubblica racconta la città miracolata dall’azienda danese Novo Nordisk, che produce un farmaco anti obesità, diventato popolare in tutto l’Occidente.
CHESTERTON E L’EUROPA
150 anni fa nasceva Gilbert K. Chesterton, lo scrittore inglese noto per i suoi paradossi che irridono la modernità. Hannah Arendt lo cita insieme a Charles Péguy per la visione dell’Europa. L’articolo per Libero è di Antonio Socci