Ombre cinesi
Borse di mezzo mondo sotto pressione per la crisi dichiarata del colosso immobiliare cinese Evergrande. Biden valuta il negoziato sull'Ucraina. In Italia allarme migranti. Parte il Meeting di Rimini
La crisi finanziaria del colosso immobiliare cinese Evergrande è approdata ufficialmente a Wall Street, provocando un netto cedimento sui listini di mezzo mondo, la peggiore caduta delle quotazioni azionarie dalla primavera scorsa. In realtà il rischio di una nuova Lehman in salsa cinese non è il principale motivo di preoccupazione dei mercati. La guerra in Ucraina e l’inflazione restano le prime ragioni d’instabilità, ma certo la “confrontation” con gli Usa getta un’ulteriore luce negativa su una Cina quasi in recessione, colpita proprio nella sua capacità di “globalizzazione”. Interessante l’analisi di Giulio Tremonti sulle cause remote di questa situazione, che trovate su La Verità. I mercati soffrono instabilità e incertezza e in questo momento sono i due fattori che dominano il pianeta. A Roma, giustamente, si pensa con altrettanta preoccupazione ad un autunno che per il governo italiano sarà difficile proprio sui conti pubblici: non ci sono le risorse di cui Giorgia Meloni avrebbe bisogno. Finora lo spread regge ma andranno fatte scelte precise e non sempre popolari, se su fisco e lavoro (forza Brunetta) si vogliono mantenere le promesse fatte.
Anche di questo si parlerà al Meeting di Rimini, che fra l’altro è il primo appuntamento politico della ripresa, che inizia questa mattina. Si parte alle 11 con la messa celebrata dal cardinal Matteo Zuppi. Quest’anno il tema è l’amicizia. La Versione offre da oggi una speciale rassegna stampa dedicata all’evento e che trovate qui:
Si tratta di una cartella che raccoglie gli articoli già usciti e raccoglierà via via tutti quelli che usciranno sulla manifestazione, divisi per giornate, da cui potete scegliere e salvare gli articoli che più vi interessano. Nel merito della manifestazione va detto che papa Francesco nel suo messaggio ai partecipanti ha colto il succo della questione quando ha auspicato «che il Meeting per l’amicizia tra i popoli continui a promuovere la cultura dell’incontro, aperto a tutti, nessuno escluso, perché in chiunque c’è un riflesso del Padre che “dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa” (At 17,25). Possa ognuno dei partecipanti imparare un po’ ad accostare gli altri alla maniera di Gesù, che “sempre tende la mano, sempre cerca di sollevare, di fare in modo che la gente guarisca, che sia felice, che incontri Dio” (Catechesi, 7 agosto 2019). Così che crescano l’amicizia sociale e l’amicizia tra i popoli». Vi segnalo, fra gli articoli interessanti di oggi, Davide Rondoni su QN e Antonio Socci su Libero. Nella pagina culturale di Avvenire strepitoso papa Francesco su Dorothy Day.
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