Ore decisive
Il piano di pace per Gaza non piace alla destra oltranzista di Netanyahu e divide Hamas. Ma non vere aletrnative. Il Papa: speriamo venga accettato. La Flotilla in zona rossa. Il Mean a Kiev
Ore drammatiche per il Medio Oriente. Il piano per mettere fine alla guerra a Gaza è stato accolto con molte riserve sia nelle file di Hamas che fra gli oltranzisti della destra israeliana che sono al governo. Come sempre accade, la pace possibile è un compromesso, ricco di criticità. In questo caso poi il forte sapore neo colonialista, che non sembra mettere in primo piano il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, ma piuttosto gli affari della ricostruzione, e un pressing fatto di minacce non tolgono valore all’opportunità di mettere fine al conflitto. È questo lo spirito con cui ieri papa Leone XIV ha voluto commentare ciò che sta accadendo. Lo ha fatto da Castelgandolfo. Vatican News ne fa un completo resoconto qui, anche col video. Dice il Papa: “Speriamo che accettino finora sembra che sia una proposta realista”. È importante che ci sia il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, aggiunge: “Ci sono elementi molto interessanti”. E ribadisce: “Speriamo che Hamas accetti nel tempo stabilito”.
Analisti e commentatori (ne trovate ampia scelta nei pdf) sembrano concordare, con qualche eccezione, su un punto: non ci sono molte alternative ad una crisi in cui Hamas e il governo oltranzista di Netanyahu hanno predicato fino a ieri la distruzione e l’eliminazione del nemico. Scrive Marco Travaglio sul Fatto: “Lo sterminio di Gaza e le prospettive di annessione e deportazione fanno di qualsiasi alternativa il meno peggio”. Gli fa eco Ugo Tramballi sul Sole 24 Ore: “Non esiste un’alternativa migliore al piano americano. Piaccia o no, è la proposta più vicina – o meno lontana – per porre fine all’orrore al quale assistiamo da due anni”. Anna Foa avverte: “L’ombra astuta di Bibi ammonisce che tutto può ancora mutare in un attimo, e che la prospettiva della pace può diventare in men che non si dica un ulteriore passo verso lo sterminio di Gaza, l’uccisione degli ostaggi, l’annessione di Gaza e della Cisgiordania”. Resta molto critico Antonio Negri sul Manifesto che sostiene: “Questo documento è un insulto a ogni principio del diritto internazionale. Non si cita l’occupazione militare israeliana, non vengono menzionate le condizioni di vita dei palestinesi, non si fa alcun riferimento al loro diritto di vivere in uno stato. (…) Questo mostro giuridico venuto fuori dalla Casa Bianca ha una sola efficacia. La pistola puntata da Netanyahu e da Trump contro Hamas e i palestinesi. O accettate o verrete sterminati”.
Mentre scriviamo la Flotilla entra nella zona a rischio ed è entrata in contatto con la Marina israeliana. Si moltiplicano gli appelli perché si evitino incidenti gravi.
L’Osservatore Romano di ieri pomeriggio ha pubblicato in forma integrale il discorso dell’arcivescovo Gallagher alle Nazioni Unite ( lo trovate nei pdf). È una lettura istruttiva per capire dove va il mondo e che cosa dice la Chiesa cattolica.
Un gruppo di volontari italiani messo insieme dal MEAN di Angelo Moretti parte oggi dall’Italia per portare il “Giubileo della speranza in Ucraina”, destinazione Kiev e Kharkiv, la città metropolitana più vicina al fronte di guerra. Lì sarà riaperta la sala concerti chiusa da quando l’esercito russo la bombardò. Fra i coraggiosi volontari pacifisti Marco Bentivogli, Marianella Sclavi e Marcello Bedeschi dell’Anci. La Repubblica web lo racconta qui con Iacopo Scaramuzzi.
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LA FOTO DEL GIORNO
L’immagine ritrae il capo del Pentagono Pete Hegseth, che ha riunito ieri i generali americani a Quantico, dove poi è intervenuto anche il presidente Donald Trump. Bisogna «prepararsi a combattere e vincere la guerra» per prevenirla, ha detto fra l’altro. Papa Leone XIV ha commentato: «Questa forma di parlare è preoccupante» perché mostra come ogni volta la tensione aumenti.
Foto: Ansa
Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
Il piano Trump e l’arrivo della Flotilla in acque ostili dominano le prime pagine. Il Corriere della Sera scrive: Gaza, pressione su Hamas. La Stampa sottolinea: Pace, no della destra israeliana. Il Messaggero usa un termine sportivo: Piano Gaza, pressing su Hamas. Il tamarro Libero strilla: Il Papa: sì al piano Trump. Mentre Avvenire rilancia: Un ospedale per Gaza. Il Domani riporta l’ansia globale: Gaza, Trump minaccia Hamas. Il mondo con il fiato sospeso. All’impresa dei naviganti si dedicano La Repubblica: La Flotilla sotto attacco. Il Manifesto è solidale: Tutti a bordo. Il Giornale fa propria la denuncia israeliana: «Hamas finanzia la Flotilla». Il Quotidiano Nazionale avverte: La Flotilla è vicina a Gaza. Israele pronto al blitz. Il Fatto è più esplicito nella previsione: Flotilla ora X: Israele è pronto agli arresti. La Verità polemizza con Bruxelles: Ursula dà i compiti a casa per il riarmo. Il Sole 24 Ore offre una foto impressionante a chi paga davvero le tasse in Italia: Irpef senza sconti oltre i 50mila euro: escluso il 7% che paga il 45% del gettito.
ARTICOLI DI MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE
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