"Osare la pace"
Parla Pizzaballa dopo l'attacco alla chiesa di Gaza. Gli Usa chiedono un cambio di strategia. Fame nella Striscia. Primo sì alla manovra. Ferragni chiede scusa. Chiarezza sulle coppie irregolari
Sono passate 48 ore dal cecchinaggio sull’unica parrocchia cattolica di Gaza, che è costata la vita a due donne e ha danneggiato il convento delle suore di Madre Teresa. Oggi parla ad Avvenire il cardinal Pierbattista Pizzaballa, Patriarca dei Latini di Gerusalemme. Dice: “Se odio e rancore occupano tutto lo spazio del cuore significa dar la vita al male, a morte e distruzione. Noi spesso attendiamo grandi eventi che cambino il corso delle cose, ma che in realtà non ci saranno. Ma finché ci saranno persone che sono disposte a dare la vita per l’altro o a gesti di tenerezza, in questo mare di durezza anche emozionale, o disposti a fare anche qualcosa di bello, di costruttivo, significa che odio e rancore non hanno occupato tutto il nostro spazio esistenziale. E bisogna lavorare molto su questo”. Le parole di Pizzaballa cadono alla vigilia di un’iniziativa di Tv 2000 e In Blu 2000 per sostenere i progetti in Medio Oriente di Caritas Italiana e Focsiv. Si potrà donare al numero 45582. Titolo della campagna: «Osare la pace». In Terra Santa e in tutto il Medio Oriente.
Lloyd Austin è l’ultimo americano arrivato a Gerusalemme per chiedere una strategia diversa al governo Netanyahu. Intanto i tre giorni di black out informativo su Gaza lasciano in eredità nuove vittime e una situazione di carestia per gli abitanti della Striscia denunciata dalle Ong internazionali. Il quotidiano israeliano Haaretz ha trovato nel deserto del Negev la prigione dove sono stati portati gli abitanti di Gaza arrestati. Hamas ha diffuso su Telegram un video appello di tre sequestrati nelle loro mani (vedi Foto del Giorno).
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