Pasqua ortodossa di dolore
Niente tregua per la Festa ortodossa. Capi Usa oggi a Kiev. Chi vincerà la guerra e come? Quali gli scopi di Putin e degli ucraini? Oggi Marcia Perugia-Assisi. Dietro front dell'Anpi sul 25 aprile
In Russia e negli altri Paesi dell’est europeo la Pasqua ortodossa è sempre celebrata come una grande festa: la Resurrezione del Signore contagia i comportamenti di tutti. C’è un racconto dei primissimi tempi della rivoluzione bolscevica che fa capire molto: a Mosca il nuovo governo organizza in un teatro una conferenza sull’ateismo. Per un’ora viene spiegato a tutti perché Dio non c’è e come la religione sia l’oppio del popolo. Al termine dei discorsi ufficiali, si apre la discussione, sale sul palco un prete ortodosso che si rivolge alla platea e dice semplicemente: “Cristo è risorto”. E tutta la platea risponde in coro: “È veramente risorto”. Sono le due frasi con cui oggi si salutano milioni di persone in una Pasqua dolorosa e segnata profondamente dalla morte e della distruzione della guerra. Fra fratelli cristiani. Nella Foto del Giorno l’istantanea di un Paese sotto invasione e che vive la sua più grande festa nel dolore.
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