Passaggio armonico

Cambio a Palazzo Chigi, all'insegna di una leale collaborazione. Primo CdM e poi Meloni incontra Macron. Attivismo "telefonico" dei russi. Il grido della pace da Roma. Gb, Suniak nuovo premier?

Un passaggio di consegne più che ordinato, più che leale. È Draghi che ammira la Meloni? O è la Meloni che è diventata sul serio una Draghetta? (O forse tutt’e due?). Il dilemma è analizzato dai giornali stamane, che registrano nell’ordine: 1. Una cerimonia della campanella più che cordiale, preceduta da un colloquio di un’ora e mezza coi rispettivi sottosegretari alla presidenza su tutti i dossier in primo piano. 2. Una riunione del primo Consiglio dei Ministri all’insegna del fare bene e del silenzio. 3. Su bollette e gas, è stata annunciata la consulenza “gratuita” del ministro uscente Roberto Cingolani. 4. C’è stato un primo incontro internazionale informale con il presidente francese Emmanuel Macron. Insomma è stata una domenica bestiale da neo presidente del Consiglio, per una Giorgia Meloni che appare in stato di grazia, rassicurata dal nuovo incarico e circondata da persone di sua fiducia. Per i suoi fan, è l’Europa che si inchina alla nostra premier. Per gli avversari è la neo presidente del Consiglio che prende “lezioni dall’Europa”. Comunque la pensiate, per il Paese è meglio così. È molto meglio che ci sia un passaggio armonico e non conflittuale, visto che i problemi non mancano.   

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