Preghiera di Pasqua per la pace
Ieri il Papa nel carcere minorile, stasera Via Crucis al Colosseo. Xi e Macron siglano un patto per la pace: attesa telefonata con Kiev. Berlusconi sta meglio e chiama in CdM. Razzi su Israele
Il triduo pasquale inizia per Papa Francesco, come dieci anni fa, con la lavanda dei piedi nel carcere minorile di Casal del Marmo: gesto umile e di servizio. La Pasqua di passione ricomincia dagli ultimi e dai piccoli. Il perdono e la pace sono quello di cui ha bisogno oggi il mondo: a Roma ma anche in Ucraina. A Mosca, a Pechino, come a Washington. Dove i potenti della terra accendono e spengono, a volte quasi a capriccio, le speranze dei popoli per una vita migliore. Un anno fa ci fu una polemica odiosa contro il Papa e la Chiesa per le due donne, una russa e una ucraina, che portarono la croce al Colosseo, in silenzio. Dodici mesi dopo il valore di quel gesto è aumentato. Dodici mesi dopo la guerra, e la corsa folle agli armamenti che ha contagiato il mondo, appaiono più che mai una tragedia. Il Mistero del Golgota contiene già la promessa di una resurrezione, ad essa anche stasera nel dolore della Passione vorremmo guardare. Ieri il nunzio apostolico in Ucraina, l'arcivescovo Visvaldas Kulbokas ha raccontato che Papa Francesco aveva dato l’assenso ad un viaggio, nel maggio scorso, nella “città martire” di Mariupol, quando era ancora in mano ucraina, prima di capitolare. La rivelazione è stata fatta dal Nunzio nel colloquio online con la carovana italiana della pace “StopTheWarNow”. La pace è possibile.
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