Putin reagisce
La mossa di Biden sui missili a lungo raggio provoca la reazione minacciosa di Mosca. Meloni: capiamo gli Usa. Dopo il voto, Lega nei guai, Schlein sul campo largo. Inediti di Joseph Ratzinger
Non ci si poteva aspettare che Mosca non reagisse ufficialmente alla decisione della Casa Bianca. La mossa di puntare i missili sul territorio di Mosca, con la limitazione, a parole, della zona di Kursk, ha già avuto una conseguenza per così dire strutturale. Puntuale è arrivato infatti l’aggiornamento della dottrina di Vladimir Putin sull’uso delle armi nucleari. D’ora in avanti la Federazione russa potrà reagire usando la potenza nucleare se il suo territorio sarà oggetto di un attacco militare, anche convenzionale, che costituisca “un pericolo per la sicurezza nazionale”. La stampa americana e occidentale tende ad interpretare la cosa non come un pericolo reale per la pace mondiale. Allo stesso tempo si minimizza e d’altra parte ci si stupisce della reazione di Mosca.
Per l’Italia Giorgia Meloni ha voluto sottolineare ancora una volta la sua lealtà atlantista. “Come ho già detto mille volte, finché c’è una guerra in Ucraina noi siamo al fianco dell’Ucraina”, ha detto la nostra premier. Spiegando: “La scelta degli Usa di permettere l’uso di missili a lungo raggio credo sia la risposta a una aggressività senza precedenti della Russia. L’Italia ha fatto un’altra scelta, ma comprendo il punto di vista di altre nazioni”.
Anche la Germania, sulla carta, ha fatto un’altra scelta sui missili a lungo raggio. Ma poi, incalzata da Francia e Gran Bretagna, rifornirà l'Ucraina di 4000 droni kamikaze ad elevata autonomia e potenti contromisure elettroniche per non essere rilevati, secondo quanto scrive il quotidiano tedesco Bild, ripreso anche dall'Ukrainska Pravda.
A proposito di Europa, c’è stato un appello di Romano Prodi e Mario Monti per un accordo che favorisca la conferma sia della socialista spagnola Teresa Ribera che del nostro Raffaele Fitto. Secondo Repubblica, il patto finale sul secondo mandato di Ursula von der Leyen è alle viste.
In Italia si metabolizzano i risultati di Umbria ed Emilia-Romagna. Saggiamente Giorgia Meloni invita ad ammettere la sconfitta e ad “usarla” per revisionare le proprie iniziative. Nella Lega sale il maggiore nervosismo all’interno del centro destra. Matteo Salvini non riesce ad intervenire una tendenza al ridimensionamento della Lega, iniziata ormai da tempo. Nella sinistra Elly Schlein festeggia e insiste sulla sua linea unitaria del campo largo.
Interessanti le interviste dei due nuovi eletti. Nel Pd c’è chi vede Michele De Pascale come un possibile nuovo leader nazionale dei riformisti. Scrive il Corriere: Il suo è un registro da «passista», che ama il «basso profilo», ma «non molla un centimetro». Lui stesso dice a Repubblica: “Se il Pd si approccia alle elezioni con arroganza e autosufficienza va male pure come lista, se si approccia con generosità e apertura viene premiato nelle urne. Penso che ciò valga per tutte le forze progressiste”.
Sventagliata di interessanti inediti di Joseph Ratzinger su diversi giornali. L’occasione è la presentazione, domani a Roma, di tre nuovi tomi della sua Opera omnia per la LEV, titolo: In dialogo con il proprio tempo. In una intervista anticipata dalla Stampa c’è una notizia che di questi tempi fa riflettere. Riguarda il dibattito sulla libertà religiosa al Concilio Vaticano II. Secondo il Papa emerito quel dibattito nacque dalla necessità del dialogo con il mondo ebraico e quindi con l’Islam.
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LA FOTO DEL GIORNO
La foto mostra Benyamin Netanyahu che è entrato a Gaza e da una spiaggia della Striscia ieri, assicurando che “Hamas non governerà più” e annunciando una ricompensa di 5 milioni di dollari a chiunque consegni un ostaggio a Israele.
Foto: Ansa
Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
La mossa di risposta di Mosca domina le aperture dei quotidiani. Il Corriere della Sera annuncia: Atomiche, Putin alza il livello. Mentre la Repubblica è implicita: L’arma nucleare di Putin. La Stampa denuncia: La minaccia atomica di Putin. Avvenire sfiora la tautologia: Putin riarma le bombe. Il Messaggero: Primi missili Usa sulla Russia. E Putin minaccia l’atomica. Il Fatto ricorda anche la corsa al riarmo di Berlino: Kiev: «Primi missili americani in Russia» . La Germania prepara le aziende alla guerra. Il Domani aggiunge la tensione in Medio Oriente: In Libano missili sui soldati italiani. Armi nucleari, Putin «avverte» gli Usa. Il Giornale “dimentica” la Russia: Bombe di Hezbollah sui soldati italiani. Libero ha un titolo propaganda: Giorgia smonta le balle su migranti e patriarcato. Anche La Verità, che si scaglia contro la Cgil: Landini sciopera anche contro il papa. Mentre il Manifesto sceglie un tema sociale: La chiamavano sanità. Il Sole 24 Ore ci aggiorna sugli istituti scolastici: Scuole, il 40% ricostruite con il PNRR.
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