Ricoverato Berlusconi
Le sue condizioni sono definite "gravi". L'ipotesi è una malattia del sangue che sarebbe origine di altri malanni. Il Papa oggi a Casal del Marmo. I russi: guerra "calda" con gli Usa. Macron da Xi
Silvio Berlusconi è ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. Le sue condizioni sono definite stamattina dal Corriere della Sera “gravi”. L’ipotesi che lo stesso giornale di via Solferino avanza è quella di una malattia del sangue (leucemia?) per cui il fondatore di Forza Italia avrebbe subito un prelievo di midollo. In questo caso l’infezione polmonare e i problemi respiratori, di cui si è finora parlato nelle dichiarazioni degli esponenti politici e sulle agenzie di stampa, sarebbero la causa e non l’effetto. Stamattina l’Ospedale dovrebbe emettere il primo bollettino e forse a quel punto si dovrebbero chiarire meglio i contorni clinici dell’emergenza. Berlusconi ha compiuto 87 anni a settembre e finora ha sempre superato le malattie. Come ha detto il fratello Paolo, citato un po’ da tutti: “È una roccia e ce la farà”. Ovviamente in questi casi il mondo politico si rivela leale e solidale da più parti. L’informazione, anche quella tradizionalmente molto contraria al Cav, resta molto cauta.
Dall’ospedale Gemelli è tornato, invece, solo da pochi giorni Papa Francesco, che ieri ha sfidato l’anomalo freddo primaverile di Piazza san Pietro per l’udienza del mercoledì, gremita di folla, come racconta oggi il vaticanista d’eccezione Aldo Cazzullo. Oggi inizia il triduo pasquale e Bergoglio sarà ospite nel pomeriggio al Carcere minorile di Casal del Marmo, dove laverà i piedi ai detenuti, fra cui un ragazzo di religione musulmana, come anticipa oggi ad Avvenire don Nicolò Ceccolini, cappellano dell’istituto. Il Papa presiederà la bella cerimonia che ricorda l’Ultima cena, la “Messa in Coena domini”. Quest’anno il calendario riserva una coincidenza di festività tra religioni: ieri sera al tramonto è iniziata Pesach, la Pasqua ebraica, mentre già da due settimane è iniziato il Ramadan. Fra l’altro la consueta tensione nei luoghi santi di Gerusalemme è acuita dal pugno di ferro del governo Netanyahu e dalle iniziative del partito di Ben Gvir. Ieri l’esercito israeliano è intervenuto nella moschea di Al-Aqsa.
Se volete continuare a leggere, potete iscrivervi subito e SE NON SIETE GIÀ ABBONATI, cliccate su questo pulsante verde: