Salvini rimette la maglietta di Putin

Il leader della Lega a testa bassa contro le sanzioni. Meloni prende le distanze. Il governo interviene forse questa settimana sulla crisi del gas. Mosca minaccia la "tempesta globale". GPI beato

Meglio Mario Draghi o Giorgia, la Draghetta? La battuta circolava ieri fra gli invitati del convegno Ambrosetti a Cernobbio, dove Giorgia Meloni ha compiuto un altro passo nella sua strategia per “rassicurare” l’establishment. Mentre Matteo Salvini ha scelto la strada di indossare di nuovo la maglietta di Mosca, vestendo i panni dell’uomo che critica le sanzioni economiche contro Putin. Oggi Il Fatto e Libero lo sostengono, riprendendo un sondaggio per cui un italiano su due pensa che le sanzioni siano un boomerang. Ed elencando tutte le perplessità espresse in questi mesi su misure rilevatesi poco efficaci. Ma il grosso guaio dell’Italia è proprio essere in campagna elettorale. Matteo Salvini e Giuseppe Conte (insieme a Silvio Berlusconi) hanno messo l’Italia in ginocchio, facendo cadere il governo Draghi, proprio nel momento in cui il Paese ne aveva più bisogno. L’Europa, nonostante i disperati appelli del presidente del Consiglio d’Europa Michel e di Sergio Mattarella, non ha ancora agito. Forse lo farà a metà mese. La Germania ha messo sul piatto 65 miliardi di investimenti per difendersi dal caro bollette. La Francia ha stabilito un massimo dei prezzi energetici fino alla fine dell’anno. Vladimir Putin da parte sua ieri ha aumentato la minaccia: annunciando lo scatenarsi di una nuova “tempesta globale”. L’Italia ha fatto scendere il comandante dalla nave e ora è esposta ad un vero naufragio.  

Se volete continuare a leggere, potete iscrivervi subito e SE NON SIETE GIÀ ABBONATI, cliccate su questo pulsante verde: