Scholz e Di Maio in missione di pace
L'Europa apre uno spiraglio per evitare il conflitto sull'Ucraina. Gli Usa tengono alta la tensione. Il Papa si mobilita. Le Borse europee crollano. Obbligo di Green pass per gli impiegati over 50
È uno “spiraglio” quello aperto dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. Ma fa sperare. Nonostante che Usa e Gran Bretagna tengano alta la tensione. Ieri infatti il leader tedesco ha detto, dopo un colloquio con Zelenskij a Kiev: «L’ingresso dell’Ucraina nella Nato non è in agenda». E in serata, Vladimir Putin da Mosca, che oggi vedrà Scholz, si è detto «disposto a negoziare». L’Ambasciata americana sarà comunque spostata da Kiev a Lepoli, perché secondo il Pentagono il Cremlino ha disposto le truppe «in posizione d’attacco» e per l’intelligence Usa la data dell’invasione possibile resta quella di domani, 16 febbraio. La diplomazia è ora in mano agli europei. Anche il nostro governo si muove sulla scia dei tedeschi. Oggi il nostro ministro degli esteri Luigi Di Maio sarà a Kiev e poi giovedì a Mosca, mentre Draghi incontrerà Macron.
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