Scontro Usa-Israele
Per Tel Aviv è tramontata l'idea di "due Stati". Per Washington no. Protesta per gli ostaggi. Gaza esce dal buio. Meloni-Erdogan, patto sui migranti. Salvini polemico sui 30 all'ora di Bologna
Lo scontro è alla luce del sole: gli Usa insistono per una qualche forma di riconoscimento dei palestinesi. L’attuale governo di Israele ritiene invece che l’idea dei “due Stati” sia tramontata e che non si debba alcun modo accettare nessuna mediazione. Come scrive il New York Times, ripreso oggi dal Corriere, “Benjamin Netanyahu non ha ancora espresso una visione di lungo periodo su chi e come verrà amministrata Gaza”. Il Manifesto ipotizza che il premier israeliano sia già in campagna elettorale e che stia puntando apposta su una radicalizzazione della destra di governo, per cogliere a tempo debito un grande successo elettorale, sposando una linea, mai espressa così: “Israele dal fiume al Mare”. Una strategia uguale e contraria a quella di Hamas. Tel Aviv non vuole che esista una qualche forma di autorità palestinese, gli estremisti islamici vogliono cancellare Israele. In modo intelligente Yigal Carmon, già consigliere per l’antiterrorismo di Rabin e Shamir, dice all’Avvenire: «Netanyahu pensava di aver comprato la calma, consentendo l’arrivo di miliardi di dollari ad Hamas. Ma i terroristi non combattono per il comfort economico».
Domani Josep Borrell, alto rappresentante della politica estera Ue, presenterà il piano di pace della Ue in dieci punti. Anche lui critica, alla vigilia, l’aiuto che in questi anni Netanyahu ha dato oggettivamente ad Hamas. Ma un accordo, una negoziazione, non può che passare dall’attuale governo di Tel Aviv. Certo, c’è il nodo degli ostaggi. A tutti è evidente che la loro liberazione non rientra nella strategia attuale. Lo hanno capito soprattutto le famiglie dei sequestrati, che ieri hanno assediato la villa di Netanyahu a Cesarea, sulla costa a nord di Tel Aviv.
Dalla Striscia di Gaza non sono giunte notizie per otto lunghi giorni, perché l’esercito israeliano ha abbattuto le torri con i ripetitori del segnale telefonico e anche colpito e ucciso i tecnici che erano andate a ripararle. La Stampa racconta stamattina che gli abitanti di Gaza possono uscire dalla Striscia solo pagando 10mila dollari di tangente ad Hamas e agli egiziani.
Se volete continuare a leggere, potete iscrivervi subito e SE NON SIETE GIÀ ABBONATI, cliccate su questo pulsante verde: