Senza pace, senza lavoro
Primo Maggio di guerra e di lavoro "povero". Le misure del Governo, Mattarella sul divario Nord Sud. Sgomberato il campus della Columbia, diversi arresti. 8 giugno, partiti pronti e big in corsa
«Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale» è lo slogan di questo Primo Maggio. Un Primo Maggio con la guerra in corso, una guerra che angoscia: chi lavora davvero per la pace? Ma anche il lavoro sembra fragile nel nostro Paese: non solo per i troppi morti nei cantieri. È vero, le statistiche ufficiali ci dicono che gli occupati sono aumentati. Ma non lo sono i salari, come spiegano molto bene Tito Boeri e Roberto Perotti su Repubblica di oggi. Gli stipendi non hanno tenuto il passo dell’inflazione. Ma soprattutto c’è una grossa area di lavoro precario o sotto pagato. Ne sanno qualcosa i nostri giovani. È un tema difficile per i sindacati che danno l’impressione di difendere gli interessi acquisti dei dipendenti e rinunciano a combattere su questo fronte. Elly Schlein rilancia il “salario minimo” ma ha ragione Fausto Bertinotti quando dice oggi a Libero che alla sinistra di oggi manca una “critica al capitalismo”.
Ieri il governo ha varato un pacchetto di misure, il decreto Coesione-Lavoro, in favore dei giovani e delle donne, che mette in campo anche degli incentivi alle aziende per nuove assunzioni. I nostri conti pubblici però, tanto più dopo l’approvazione del Patto di Stabilità europeo, non ci danno molte altre possibilità per il futuro. Dovremmo forse uscire dalla logica del bonus e recuperare l’idea di un grande patto sociale per riformare l’occupazione in Italia. Quanto alla giustizia sociale, ci ha pensato il Capo dello Stato Sergio Mattarella a lanciare un “warning” sulla nuova Autonomia: il divario Nord-Sud non può aumentare.
Le ultime notizie sulla crisi in Medio Oriente vengono dagli Stati Uniti. Stamattina intorno alle 4 la Polizia ha fatto irruzione nel Campus della Columbia University di New York, arrestando decine di studenti che manifestavano da settimane per i palestinesi di Gaza. Ieri mattina i manifestanti avevano deciso di occupare con la forza la Hamilton Hall, dando una svolta alla protesta fin qui pacifica. L’Università ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine: così i poliziotti hanno sgomberato anche tutte le tende piazzate da settimane.
Da Tel Aviv intanto è arrivata la minaccia del premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha detto: “Con o senza l’accordo, l’esercito invaderà Rafah”. L’uscita soddisfa gli estremisti del suo governo e mette in imbarazzo Tony Blinken, che sta lavorando ad una tregua con Hamas. Nel mirino di Netanyahu anche la Corte Penale Internazionale dell’Aia, che potrebbe emettere mandati di cattura nei confronti dei vertici israeliani.
Speranze di scambio di prigionieri nell’altra guerra, quella scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina. Domenica si celebra la Pasqua ortodossa e il “tutti per tutti”, evocato da Papa Francesco nell’Urbi et Orbi della Pasqua cattolica, potrebbe avere un’accelerazione. Lo ha fatto capire il Capo della Chiesa greco cattolica ucraina Sviatoslav Shevchuk.
Ultimo ritocchi alle liste elettorali. Fra un mese si vota per le Europee. Dopo Giorgia, si schierano il generalissimo Vannacci (non Salvini) per la Lega, Schlein per il Pd, ci saranno anche la Bonino e Renzi (in fondo alla lista). Per Forza Italia quasi dappertutto si candiderà Antonio Tajani. Al Nord Ovest Letizia Moratti.
Gianfranco Fini è stato condannato a due anni e 8 mesi per aver dato l’ok alla vendita di un bene ereditato dal partito: la famosa casa di Montecarlo al centro di un processo che dura da 7 anni. Con lui inflitti 5 anni alla compagna Elisabetta Tulliani. Giornale, Libero e La Verità si “vendicano” oggi del “traditore” del centro destra, che ruppe con Silvio Berlusconi, e lo mettono alla berlina. Fu “fango” attaccarlo sui giornali? Oggi si può dire: non solo. Certo il rapporto tra giustizia e media in Italia non è sano, né risanato.
La Versione si conclude con uno scritto del dissidente russo Aleksei Navalny, scomparso mentre era in un carcere siberiano in circostanze non chiarite. È l’anticipazione di un volume a cura di Adriano dell’Asta e Marta Carletti dell’Asta, Io non ho paura, non abbiatene neanche voi, da oggi in libreria.
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LA FOTO DEL GIORNO
L’immagine è stata scattata all’alba ora italiana e ritrae alcuni degli studenti manifestanti pro Gaza arrestati nel campus della Columbia University. La polizia ha fatto irruzione appena l'Università ha fatto partire una richiesta di intervento. L’occupazione della Hamilton Hall decisa ieri mattina dagli studenti ha fatto scattare il blitz. La polizia ha sgomberato così completamente anche l’accampamento sul prato di fronte all’istituto di New York, allestito da settimane per protestare contro l’invasione di Gaza.
Foto: Dave Sanders per il New York Times
Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
Gran parte delle aperture dei giornali sono dedicate al Primo Maggio. Il Corriere della Sera si concentra sul decreto del governo: Bonus, sgravi: le novità sul lavoro. La Repubblica denuncia: Il lavoro non è donna. Mentre La Stampa rilancia la segretaria del Pd: Schlein: “Ora il salario minimo”. Avvenire sottolinea: Troppo lavoro povero. Mentre il Manifesto è più generico: Il lavoro da fare. Pessimista il Domani: Donne, precari, sicurezza e stipendi. Sul lavoro il governo è all'anno zero. Le testate del centro destra se la prendono con Gianfranco Fini. Il Giornale: Montecarlo, Fini condannato. Libero è irridente: Ha perso tutto a Montecarlo. La Verità è severa: Fini condannato: riciclaggio. Manca un mese alle urne e Il Messaggero annuncia: Europee, ecco le prime liste. Il Fatto ha i suoi nemici fissi: Eurodeliri: Renzi e pure Sgarbi con due indagini. Il Sole 24 Ore ci ricorda la dichiarazione pre-compilata da ieri online: Fisco, pronto il 730 semplificato.
PRIMO MAGGIO, NON DIMENTICARE IL SUD
Oggi Primo Maggio, c’è il concertone al Circo Massimo di Roma dal pomeriggio. A Milano il corteo promosso da Cgil, Cisl e Uil è invece stamattina e sempre stamane i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri saranno a Monfalcone, in provincia di Gorizia. «Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale» è lo slogan di quest’anno. Sergio Mattarella lancia un “warning” sull’autonomia: è «un danno separare le strade di Sud e Nord». E sul lavoro dice: è libertà, ogni morte è inaccettabile. Marzio Breda per il Corriere della Sera.
ECCO IL DECRETO COESIONE- LAVORO
Ecco il decreto varato ieri dal governo. Ci sarà un bonus giovani, che prevede fino a 500 euro al mese per chi li assume. L’agevolazione durerà due anni. Per le donne si sale a 650 euro mensili. Incentivi anche per l’autoimpiego e per la Zes. Claudio Tucci e Giorgio Pogliotti per Il Sole 24 Ore.
IL PIL CRESCE MEGLIO DEL PREVISTO
Crescita Pil. L’Italia va meglio del previsto e fissa la crescita allo 0,3%. Ma la Spagna corre. Manca l’effetto del Superbonus. Tutta Europa in ripresa, Germania compresa. L’inflazione rallenta allo 0,9%. Mario Sensini per il Corriere della Sera.
AUMENTANO GLI OCCUPATI, NON GLI STIPENDI
Tiro Boeri e Roberto Perotti in un commento su Repubblica colgono la contraddizione di sindacati e governo: se aumentano i posti di lavoro, continuano a diminuire i salari reali dei lavoratori. “Gli stipendi non hanno tenuto il passo dell’inflazione”: meno 5% il potere reale d’acquisto negli ultimi 10 anni.
BERTINOTTI: “LA SINISTRA NON DIFENDE I LAVORATORI”
Elisa Calessi per Libero intervista Fausto Bertinotti. Che sottolinea: “Il salario minimo non basta: manca una critica radicale del capitalismo”. Resta solo il messaggio di papa Francesco.
NETANYAHU: “INVASIONE CON O SENZA ACCORDO”
La crisi in Medio Oriente. La minaccia di Benjamin Netanyahu: «Invaderemo Rafah con o senza accordo». Gli Usa commentano: cattiva idea. Il premier israeliano attacca anche la Corte penale dell’Aia: non ha autorità. Davide Frattini per il Corriere della Sera.
TRUMP CRITICA ISRAELE: “STOP ALL’INVASIONE”
A sorpresa anche Donald Trump si dice contrario all’invasione militare di Rafah da parte dell’esercito israeliano. La notizia è dal Giornale.
UNRWA: “DA OTTOBRE UCCISI 182 DIPENDENTI”
Bilancio drammatico tracciato ieri a Ginevra da Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa, l’Agenzia della Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi: dal 16 ottobre sarebbero stati uccisi 182 dipendenti dell’agenzia. La notizia è dal Sole 24 Ore.
OCCUPATA LA COLUMBIA (SGOMBERATA ALL’ALBA)
Alcuni studenti si barricano nella Hamilton Hall della Columbia University per protestare contro l’invasione di Gaza. Democratici e Casa Bianca all’attacco: non è più una protesta pacifica. Viviana Mazza per il Corriere nell’articolo pubblicato oggi. Alle 4 ora italiana, la Polizia ha arrestato decine di studenti e sgomberato completamente l’ateneo.
FINI CONDANNATO PER LA CASA DI MONTECARLO
Dopo sette anni prima sentenza per l’affare della casa di Montecarlo, ereditata dal partito e venduta in un’operazione di riciclaggio: Gianfranco Fini è stato condannato a due anni e 8 mesi. La compagna Elisabetta Tulliani a 5 anni. Ilaria Sacchettoni per il Corriere.
ALLE URNE, ULTIMA CHIAMATA PER LE LISTE
Corsa agli ultimi ritocchi delle liste. Tra i leader si candida anche Matteo Renzi, ma all’ultimo posto. Fuori il genero di Cuffaro. Per FdI arriva Vittorio Sgarbi, che si era dovuto dimettere dal Governo. Andrea Colombo per il Manifesto.
SALVINI LANCIA IL GENERALISSIMO
Matteo Salvini lancia la corsa di Roberto Vannacci e durante il siparietto per la prima foto insieme dice: “Più a destra non si può”. I paletti di Giorgetti sul militare e i mugugni leghisti sulle liste. Marco Cremonesi per il Corriere.
BOCCIATO IL GOVERNO DEI BALNEARI
Il Consiglio di Stato boccia ancora la linea del Governo sulle spiagge. Il commento del Foglio.
G7 DI VENARIA, ADDIO AL CARBONE E IMPEGNO SULL’ACQUA
«La Carta di Venaria è un passo avanti». Il ministro Pichetto Fratin entusiasta delle conclusioni del G7 sull’ Ambiente svoltosi vicino a Torino. Addio al carbone nel 2035 e impegno sull’acqua. Daniela Fassini per Avvenire.
LA CORSA ALLA CATASTROFE: SPESA MILITARE E INDUSTRIA DELLE ARMI
La corsa agli armamenti. Il Corriere della Sera pubblica la prefazione di Carlo Rovelli ad un e-book scaricabile gratuitamente da domani sul sito Sbilanciamoci.info. Scrive: «Il mondo sta cercando di adattarsi alla nuova geografia economica. La questione che deciderà la storia di questo secolo è se sarà in grado di farlo in maniera pacifica o violenta».
COLPITA ODESSA, USA “PRONTI A NEGOZIARE”
La guerra in Ucraina. Accuse incrociate fra Mosca e Kiev sull’uso delle bombe a grappolo. Colpita Odessa. Ma Blinken dice: “Se Putin vuole, siamo pronti a negoziare”. Giuseppe Agliastro per La Stampa.
LA POLEMICA SUI MISSILI “ITALIANI”
Nono pacchetto di difesa aerea. L’Italia invia a Kiev un Samp-T e anche i missili da crociera, anche se resta il “segreto”. Alessia Grossi per Il Fatto.
SPERANZE DI UNO SCAMBIO PRIGIONIERI PER LA PASQUA ORTODOSSA
Il “Tutti per tutti” evocato da Papa Francesco qualche tempo fa potrebbe avere un’accelerazione in occasione della Pasqua ortodossa, che sarà celebrata domenica. Lo ha fatto capire il Capo della Chiesa greco cattolica ucraina Sviatoslav Shevchuk. La notizia è dal Sole 24 Ore.
LE AZIENDE ITALIANE CHIEDONO CHIAREZZA
Attesa per il tavolo delle 400 aziende italiane con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Gli imprenditori ancora attivi in Russia chiedono chiarezza sulle sanzioni. La Lituania, ad esempio, è il primo esportatore di vino nella Federazione russa. Lello Naso per Il Sole 24 Ore.
IRAN, NIKA ABUSATA E UCCISA. LA REPRESSIONE A TEHERAN
Iran, la Bbc documenta la verità sulla sedicenne Nika Shakarami, che non si suicidò ma fu abusata e uccisa dalla polizia. Gabriella Colarusso per Repubblica.
IN FRANCIA REGOLE PER LO SMARTPHONE
La Francia è in prima linea in Europa nel tentativo di stabilire delle regole. Una commissione voluta da Macron chiede all’esecutivo di vietare l’accesso agli schermi ai bimbi sotto i 3 anni e lo smartphone agli under 11, e consentire i social dopo i 15 anni. Daniele Zappalà per Avvenire.
NAVALNY, RIFLESSIONI DI UN DISSIDENTE
Avvenire pubblica uno dei testi del dissidente russo Aleksei Navalny, raccolti nel volume da oggi in libreria Io non ho paura, non abbiatene neanche voi (edizioni Scholé) a cura di Adriano dell’Asta e Marta Carletti dell’Asta. L’oppositore di Putin sognava una mediazione della Chiesa ortodossa. Dice qui fra l’altro: «Sono credente ma non infastidito dal vivere in un ambiente ateo. Ero io stesso un ateo pronto a strappare la barba a ogni prete».