Speranza di risurrezione
Il mondo corre verso la guerra: il Risorto è la speranza per tutti gli uomini. Da Gaza alla martoriata Ucraina. Mattarella scrive a Roberto Salis. Crollo delle nascite. Polemiche su Valditara
Alla quattordicesima stazione della via Crucis al Colosseo, papa Francesco si è rivolto al Crocifisso: «Gesù, prima di morire dici: “è compiuto”. Io, nella mia incompiutezza, non potrò dirlo; ma confido in te, perché sei la mia speranza, la speranza della Chiesa e del mondo». È un mondo che ha bisogno come non mai di speranza quello della Pasqua 2024. Un mondo turbato dalle guerre, da diseguaglianze senza precedenti, da ingiustizie e inquinamenti. Scrive Antonio Socci su Libero stamattina: «Sembra una consolazione intima, una liberazione personale, emotiva, ma Francesco ci dice che non è così perché la forza che cambia il cuore dell’uomo è la stessa che cambia la storia. Ed è la forza del Risorto. È la liberazione di tutti gli uomini”. Tanto più è vero nei teatri della sofferenza. Come nella martoriata Ucraina. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e incaricato speciale dal Papa, sostiene: «Tutti corrono al riarmo. Tutti, proprio tutti. Anche quelli che hanno ereditato la scelta di ripudiare la guerra e quindi l’impegno (quanto disatteso!) di trovare altri modi per arrivare alla pace che non siano le armi. Tanto che lo dichiarano impossibile. Chi grida di fermare la guerra non solo non è ascoltato, viene anche irriso, come a dire che non si rende conto, che ha buone intenzioni ma fuori dal mondo. In ogni caso è un grido che si perde nel vuoto. Ma ecco irrompere l’annuncio della Pasqua: Gesù è risorto!».
Accanto a quello di Zuppi su Avvenire di stamattina c’è un bell’intervento di un altro “inviato del papa”, questa volta in Terra Santa, Pierbattista Pizzaballa. Che scrive: «Nello spirito del Risorto vogliamo essere il lievito che fa fermentare tutta la pasta (1Cor 5,6), “fiaccole accese nella notte” e “semi di bene in una terra lacerata da conflitti” (lettera del Papa ai Cattolici di Terra Santa), il piccolo resto che non cede, non arretra, ma che con entusiasmo e coraggio, vinta ogni paura, lo precede. In Galilea, nelle nostre case, nelle nostre Chiese, dove l’uomo è solo o perduto, là vogliamo andare, per dire ancora una volta, che il Signore ci ha visitato, lo abbiamo visto. Il Risorto è ancora qui tra noi, ovunque ci precede. E ci attende».
AGLI ABBONATI: AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI. DOMANI NON CI SONO GIORNALI, LA VERSIONE TORNA MARTEDÌ 2 APRILE
Se volete continuare a leggere, potete iscrivervi subito e SE NON SIETE GIÀ ABBONATI, cliccate su questo pulsante verde: