Speranza di tregua
L'Iran pronto a rinunciare alla rappresaglia se domani inizieranno i colloqui per Gaza. Ma Ben Gvir cammina sulla Spianata. Tajani: l'Italia potrebbe aiutare la Palestina. Gli ucraini non si fermano
Se domani inizieranno i colloqui per arrivare ad un cessate il fuoco per la Striscia di Gaza, l’Iran potrebbe rinunciare alla rappresaglia nei confronti di Israele. La presa di posizione di Teheran è importante perché arriva proprio 36 ore prima delle trattative, che non è ancora chiaro se saranno a Doha o al Cairo. Hamas poi ieri è tornata a ripetere, attraverso un alto funzionario, che l’organizzazione non parteciperà ai colloqui e ha chiesto una risposta da parte di Israele alla sua ultima proposta, avanzata a luglio. Tuttavia, la speranza che possa scattare una prima seria tregua è viva. Ieri a boicottare il clima di un possibile dialogo ci ha pensato il ministro israeliano ultraortodosso Ben Gvir (vedi Foto del Giorno) che ha camminato sulla Spianata delle Moschee, proprio nel luogo di Gerusalemme dove una mossa analoga di Ariel Sharon fece scoppiare l’Intifada. L’iniziativa è stata condannata da Usa, Ue e Onu ed è avvenuta in violazione al cosiddetto “status quo”, le regole vigenti nella Città santa per far convivere le diverse fedi e religioni. Intanto martedì l’Amministrazione americana ha approvato vendite di armi a Israele per un valore di oltre 20 miliardi di dollari. Le prossime ore appaiono decisive per le sorti del Medio Oriente, ancora una volta in bilico fra la pace e la guerra. Il nostro Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha detto alla Stampa che l’Italia potrebbe svolgere un ruolo chiave per la pace nella Striscia, in vista della costruzione di uno Stato palestinese.
La guerra invece decisamente avanza, provocando una certa eccitazione bellicista nella nostra stampa, nello scacchiere russo. Le truppe ucraine non si fermano nell’avanzata all’interno della Russia, dove controllano ora 74 villaggi e assediano l’importante snodo strategico di Sudža per la distribuzione del gas russo in Europa attraverso la stessa Ucraina. Non è ancora chiaro con quali mosse Mosca reagirà alla controffensiva ucraina e se davvero l’esercito sarà costretto a indebolire il fronte del Donbass come sperano i generali di Kiev. In Italia c’è da segnalare l’autodifesa del ministro Guido Crosetto che oggi risponde sul Corriere al severo editoriale di Paolo Mieli. Il Ministro conferma la forte alleanza con gli ucraini. In margine alle tensioni politiche, l’Unhcr chiede di dire di no a Kiev, che vorrebbe subito rimpatriare i minori ucraini accolti da mesi in Italia, come racconta Repubblica.
Bell’editoriale di Gian Antonio Stella sul Corriere che si occupa dell’emergenza carceri e del record di suicidi nei nostri penitenziari. Le cifre non lasciano dubbi e dovrebbero spingere i nostri politici ad uscire dalla logica del “buttar via la chiave” e di considerare il carcere una “discarica giustizialista”, per usare l’espressione di Giorgio Mulé. A proposito, Forza Italia apre uno spiraglio anche nella discussione sullo “ius soli”, mentre a Roma è stato vandalizzato un murale dedicato alla pallavolista Paola Egonu, cancellando nel disegno il nero della sua pelle.
La Versione di oggi si conclude con una serie di segnalazioni interessanti, che riguardano il Meeting di Rimini. E non solo. Per la Festa dell’Assunta di domani, merita una citazione l’evento più importante dell’arte madonnara che si terrà domani a Curtatone, in provincia di Mantova. 135 artisti di strada si cimenteranno con il tema della Divina Commedia, disegnando sul pavimento della piazza davanti al Santuario delle Grazie.
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FOTO DEL GIORNO
L’immagine ritrae il ministro israeliano dell’ultradestra ortodossa Itamar Ben Gvir che ha visitato ieri la Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei), in occasione del digiuno di Tisha B’Av (che ricorda la distruzione del Tempio di Gerusalemme), con centinaia di seguaci che si sono prostrati a terra, violando le istruzioni della polizia e lo “status quo” del sito. Condanne sono arrivate dall’Autorità Palestinese, dagli Stati Uniti, dall’Unione europea e dall’Onu.
Foto: Ohad Zwigenberg per Associated Press
Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
Ancora i due fronti di guerra in primo piano. Domani potrebbero iniziare i negoziati in Medio Oriente. La Stampa intervista Antonio Tajani che annuncia: “L’Italia con l’Onu a Gaza”. Il Messaggero sottolinea: L’offerta dell’Iran a Israele. Il Domani spiega: Usa e Ue in pressing su Netanyahu. L’Iran: “Tregua a Gaza o attacchiamo”. Avvenire è cautamente ottimista: Iran-Gaza: la speranza di una doppia tregua. Il Corriere della Sera insiste sulla contro invasione di Kiev: Zelensky, la sfida allo zar. Così come La Repubblica: Lo schiaffo di Zelensky. Il Fatto tematizza le divisioni interne alla maggioranza: Governo diviso: “Bocche cucite sulle armi a Kiev”. Il Giornale riprende un dossier di 6 anni fa sulle strategie di Mosca: Il piano nucleare di Putin. Il Manifesto attacca il precariato degli insegnanti: Il banco dei pegni. Libero esalta la tregua negli arrivi dei migranti: L’Europa gela il Pd: in Italia giù gli sbarchi. La Verità fa l’ennesimo titolo No Vax: Alla fine si arrende pure Aifa. “I vaccini non immunizzano”. Il Sole 24 Ore va sulle tasse: Fisco, più ampia la platea delle imprese ammesse a tutor e accordi preventivi. Mentre il Quotidiano Nazionale annuncia l’ennesimo ritocco alla previdenza: Pensioni, via dal lavoro con quota 41.
COLLOQUI PER GAZA, TEHERAN IN CAMPO
L’Iran promette di evitare la rappresaglia se domani inizieranno i colloqui per la Striscia di Gaza. Ma il segretario di Stato americano Tony Blinken rinvia l’arrivo nell’area: «C’è incertezza». Il ministro di ultra destra Ben-Gvir provoca nel luogo sulla Spianata delle Moschee dove una mossa analoga di Ariel Sharon fece scoppiare l’Intifada. Nello Scavo per Avvenire.
È UNA GUERRA DI NERVI
L’analisi di Guido Olimpio per il Corriere: il confronto a distanza con Teheran è giocato sul filo di messaggi espliciti e allusioni cifrate. Le manovre militari vanno insieme alle richieste politico-diplomatiche.
LA RESISTENZA ALL’OCCUPAZIONE DEI COLONI
Anche nelle zone riconosciute come patrimonio dell’Unesco, i coloni israeliani cercano di portare via la terra ai palestinesi. Il racconto di Michele Giorgio per Il Manifesto.
MA L’OCCIDENTE VUOLE DAVVERO LA PACE?
“L’alternativa che offriamo è la sottomissione agli Usa o a Israele oppure a tutti e due. Come si può salvare la pace evitando che l’Iran e gli Hezbollah libanesi attacchino Israele?” L’analisi di Alberto Negri sul Manifesto.
TAJANI: “L’ITALIA CON L’ONU A GAZA PER COSTRUIRE LA PALESTINA”
Ilario Lombardo per La Stampa intervista il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Che dice: “Se viene decretato il cessate il fuoco a Gaza, lo scenario può cambiare radicalmente”. E sull’Ucraina: “Zelensky non può usare le nostre armi in Russia”.
GLI UCRAINI OCCUPANO IL KURSK
Il punto sull’invasione delle truppe ucraine in Russia. Il ministero degli Esteri di Kiev spiega: prima ci sarà la pace prima i russi riavranno le loro terre. “Presi 74 villaggi”. Lorenzo Cremonesi per il Corriere.
PERCHÉ MOSCA SI È TROVATA IL NEMICO IN CASA
La Russia aveva lasciato al confine truppe di leva, non avendo alcun sentore dell’attacco. L’offensiva ucraina ha messo in luce tutti i limiti dell’apparato militare russo. L’analisi di Gianluca Di Feo per Repubblica.
GAIANI: L’OFFENSIVA È CONTRO IL PIANO DI TRUMP
Michela AG Iaccarino intervista sul Fatto Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa. Che dice: “Gli ucraini dicono di aver attaccato per costringere Mosca a trattare. Ma è un grave errore”.
“È UNA FERITA PROFONDA ALLA RUSSIA”
“Se anche gli ucraini fossero respinti oltrefrontiera nel giro di qualche settimana la violazione del territorio patrio è una ferita che resterà profonda nel cuore dei russi”. L’analisi del direttore di Limes Lucio Caracciolo sulle colonne di Repubblica.
CROSETTO SI DIFENDE DOPO LE CRITICHE DI MIELI
Il Ministro della Difesa Guido Crosetto scrive una lettera aperta al Corriere in risposta all’editoriale di ieri a firma di Paolo Mieli. In cui sostiene: “L’Italia è seria, salda e affidabile con l’Ucraina”.
“FERMIAMO IL RIMPATRIO DEI BIMBI IN UCRAINA”
L’Unhcr rivolge un appello al nostro Paese perché dica no all’Ucraina. Kiev vorrebbe che tornassero in patria gli orfani di Kiev ospitati in Italia. Allarme per quasi sessanta minori accolti nel Bergamasco. E loro dicono: “Qui stiamo bene, fateci restare”. Maria Novella De Luca e Alessandra Ziniti per Repubblica.
RECORD DI SUICIDI IN CARCERE
Gian Antonio Stella in un lungo articolo per il Corriere torna sulla catena di suicidi nei penitenziari italiani, che ha numeri spaventosi. Scrive: “Occorre uscire dalla logica del buttar via la chiave”.
FITTO STUDIA UNA SOLUZIONE PER I BALNEARI
Il ministro Raffaele Fitto sta trattando con l’Unione Europea sulla vicenda dei balneari. Potrebbe essere varato un decreto slava infrazioni. Per il Corriere Claudia Voltattorni.
PAOLA EGONU, SFREGIO AL MURALE
Sfregiato un murale della street artist Laika, dedicato alla pallavolista azzurra medaglia d’oro Paola Egonu, comparso lunedì sui muri della sede Coni in viale Tiziano a Roma. È stato subito deturpato con la vernice rosa: cambiando il colore della pelle dell’atleta raffigurata. La cronaca è da Repubblica.
IUS SOLI, FI APRE UN VARCO
Forza Italia annuncia che non vuole restare fuori dalla partita sulla riforma della cittadinanza, nonostante la rigidità di Fratelli d’Italia e della Lega. Giulio Ucciero per Repubblica.
IL DISASTRO DEI TRENI MAI IN ORARIO
Il ministro Matteo Salvini dice la sua sui treni: «Puntualità superiore al 90 per cento». Magi di Più Europa sostiene: balla spaziale. E Avs ne chiede le dimissioni. La cronaca è da Avvenire.
IL ROBOT IN BORSA HA FAVORITO IL CROLLO
Il robot trader ultra veloce ha spinto il crollo d’agosto in Piazza Affari. Nelle sedute in rosso l’algoritmo è salito al 74,38% negli scambi sul derivato del Ftse Mib. Vittorio Carlini per Il Sole 24 Ore.
IN FUGA DA KABUL, 3 ANNI DOPO
Le altre notizie dall’estero. Migliaia di profughi sono arrivati in Italia dopo la drammatica riconquista dell’Afghanistan da parte dei taleban il 15 agosto di 3 anni fa. Chi collaborava con il governo filo-occidentale è stato costretto a scappare. Pesa il mancato riconoscimento dei titoli di studio: così dottori e dottoresse, ingegneri e tecnici sono ripartiti da zero. Molto spesso senza successo. Viviana Daloiso per Avvenire.
MYANMAR, LA DENUNCIA ONU
Il Meccanismo investigativo delle Nazioni Unite ha pubblicato i racconti di 400 sopravvissuti e 900 fonti sulle torture e le uccisioni perpetrate dal regime al potere dal 2021. «Livelli orribili di brutalità». Stefano Vecchia per Avvenire.
MUSK SI SPENDE PER TRUMP
Due ore e mezza di dialogo in rete tra Elon Musk e Donald Trump. La Cnn ha contato venti bugie nelle affermazioni dell’ex presidente. Qualche perla, fra cui questa: lo scioglimento dei ghiacci «aumenterà le proprietà vista mare». L’imprenditore di Space X e Tesla, e padrone di X, diventa un supporter dichiarato di The Donald. Viviana Mazza per il Corriere.
LA FEDE, I LIBRI E LA CRITICA LETTERARIA
Antonio Spadaro per il Fatto torna sulla recente Lettera di papa Francesco, che si è occupato della lettura e della letteratura. Scrive fra l’altro: “Un cristianesimo fatto di brave persone è una noia mortale: ne sono tutti convinti, da Oscar Wilde a Flannery O’Connor”.
RAMIN BAHRAMI E LA PACE SECONDO BACH
Il grande pianista di origine iraniana sarà al prossimo Meeting di Rimini dove si cimenterà con le Invenzioni di Johan Sebastian Bach, un’opera poco conosciuta e frequentata. Enrico Parola per il Corriere della Sera.
FERRAGOSTO CON L’ARTE MADONNARA
In occasione della Festa dell’Assunta domani a Curtatone, in provincia di Mantova, si terrà l’evento più importante dell’arte madonnara. 135 artisti di strada si misureranno con il tema della Divina Commedia, disegnando sul pavimento della piazza davanti al Santuario delle Grazie. Da Avvenire.
ZUPPI E I CONIUGI JÄGERSTÄTTER
Avvenire pubblica uno stralcio della prefazione a firma del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, al libro Franz e Franziska. Non c’è amore più grande. I coniugi Jägerstätter e il martirio della coscienza (Libreria Editrice Vaticana pagine 144, euro 16,00, in libreria dal 28 agosto). Si tratta del catalogo dell’omonima mostra che si tiene al prossimo Meeting di Rimini. La vicenda di Franz Jägerstätter, beatificato nel 2007, viene letta in parallelo con la testimonianza cristiana di sua moglie Franziska. Lui venne ucciso dai nazisti per il rifiuto di servire nell’esercito. E anche lei fu testimone della capacità di donarsi e superare le paure grazie al Vangelo. La riflessione di Zuppi.