Strage di profughi
Sei bombe sul campo profughi a nord della Striscia di Gaza. Stelle di David su case di ebrei a Parigi. Sale l'odio e lo scontro. Chiedono al Papa di schierarsi. In Italia inflazione giù ma cala il Pil
Versione ridotta della Versione stamattina e fino a domenica prossima, con i link ai pdf degli articoli. Buona festa di Ognissanti a tutti.
Sale l’angoscia per la Striscia di Gaza: per i civili colpiti nell’offensiva dell’esercito israeliano. L’Unicef denuncia che questa zona è diventata un cimitero per migliaia di bambini e lancia anche l'allarme sul rischio di morte per disidratazione. Secondo il ministero della Sanità della Striscia gestita da Hamas, gli attacchi hanno ucciso più di 8.500 persone, principalmente civili. Ieri, come si vede nella Foto del Giorno, il bersaglio scelto è stato il campo profughi di Jabaliya. I palestinesi sopravvissuti hanno riferito che le sei bombe sganciate dagli aerei e concentrate in pochi metri hanno provocato una specie di terremoto, che ha lasciato solo macerie.
L’altra istantanea dell’orrore non viene dalla nuova strage di Gaza ma da Parigi. Dove sono state dipinte delle stelle di David, al di fuori di case abitate da ebrei. E l’ondata di odio e di risentimento nei confronti di Israele e un pericoloso antisemitismo sembrano aumentare fra Europa e Stati Uniti, con inquietanti “caccia all’ebreo”. In un’intervista al Corriere della Sera un leader di Hamas rivendica la scelta del terrore, sostenendo che i pacifisti fra i palestinesi, come Abu Mazen, non hanno mai ottenuto nulla da Israele e che l’unica logica per farsi capire è quella della violenza.
La corsa verso il terrorismo e verso la guerra sembra inarrestabile e contagiosa. Non solo a livello diplomatico e di geo politica. Ma nei sentimenti prevalenti oggi nelle persone. Molto fa anche la guerra di propaganda su che cosa sta avvenendo davvero e la logica dei social che intima continuamente a schierarsi di qua o di là. Mauro Magatti scrive un editoriale per Avvenire sul canone occidentale in cui ricorda il messaggio del cardinal Martini sulla “convivenza delle differenze”. Ma il Giornale ospita un articolaccio in cui si sostiene che ci sarebbero cardinali a disagio perché papa Francesco “non si schiera”. Poi nomi di cardinali nell’articolo non ci sono, ma intanto il titolo finisce in prima pagina. Eppure l’Onu e l’Europa dovrebbero essere in prima linea a chiedere il cessate il fuoco, mentre la Santa Sede a volte sembra davvero sola a condannare ogni violenza.
I fatti della politica italiana riguardano l’economia, dove non ci sono buone notizie. Perché c’è una doppia frenata, come titola Avvenire: quella dell’inflazione ma anche quella del Pil, cioè della crescita. Brutto pronunciare la parola recessione, ma è quello che stiamo rischiando. Polemiche anche sulle riforme istituzionali. La Stampa ospita un’intervista a Massimo Luciani, accademico dei Lincei e costituzionalista, che è molto critico: «Questa riforma, dice, vuole mettere una camicia di forza a una politica che non la sopporterebbe e che dunque troverebbe sbocchi laceranti e forse pericolosi».
Ha piovuto forte e tanto e Milano ieri si è di nuovo allagata. Ogni autunno il Seveso, ormai da anni, esonda, paralizzando quartieri e linee del metrò. Si è parlato a più riprese di mettere vasche di compensazione, ma finora le amministrazioni non sono riuscite a concretizzare un intervento.
Addio ad Ernesto Ferrero. Ci ha lasciato, a 85 anni, lo scrittore, che è stato direttore del Salone del Libro di Torino e testimone dell'Einaudi. Nel 2000 vinse lo Strega con "N.", un libro su Napoleone.
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LA FOTO DEL GIORNO
L’immagine ritrae il cratere dove si cercano le vittime dopo il bombardamento israeliano nel campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza.
Foto: Anas al-Shareef di Reuters per Il New York Times
Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
Il Corriere della Sera sintetizza: Gaza, bombe e scontri tra le case. Il Domani è più esplicito: Attacco in un campo profughi di Gaza. Sugli ostaggi è guerra di propaganda. Il Fatto sottolinea le polemiche negli Stati Uniti: Sangue nei campi profughi. Usa in rivolta contro Biden. Il Quotidiano Nazionale mette invece l’accento sulla caccia all’ebreo: Stelle di David sulle case, choc a Parigi. Il Manifesto scrive questa didascalia su un’immagine di Gaza ridotta in macerie: Colpirne cento. Il Messaggero è didascalico: Gaza, strage nel campo profughi. Così come La Stampa: Strage al campo profughi. La Repubblica usa un’immagine consueta: L’inferno di Jabalia. Libero rilancia le accuse dei dirigenti dei terroristi palestinesi: Avviso ai fan di Gaza: Hamas ci minaccia. Il Sole 24 Ore mette insieme i dati di ieri: L’inflazione a ottobre scende all’1,8%, ma il prezzo è la gelata sul Pil fermo a zero. Avvenire la chiama: La doppia frenata. La Verità sostiene: Le nuove pensioni svuotano gli ospedali. Il Giornale invece allude alla sinistra: Orfani di Soumahoro.
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