Tagli volontari
Sono quelli che chiede Giorgia Meloni ai ministri, nel primo CdM dopo le ferie. Sui migranti Mantovano commissario di fatto. Zelensky apre alla soluzione politica per la Crimea. Francia talebana
Giorgia Meloni conferma la linea annunciata nei giorni scorsi da Giancarlo Giorgetti e spiega: non ci sono risorse per la prossima legge di bilancio. Anzi, chiede ai ministri di proporre loro stessi nelle prossime ore “riduzioni” ai propri bilanci, da comunicare al Mef. Il primo Consiglio dei Ministri dopo Ferragosto diventa l’occasione per la premier di rimettere tutti in carreggiata. I sacrifici vanno fatti ma devono essere una “scelta politica”. «Non occorre una semplice spending review», dice Meloni, perché si tratta di «scelte di un governo politico che non si può permettere sprechi e che deve fare anche scelte di rottura». Un linguaggio chiaro e diretto, che imposta la vera trattativa sui conti pubblici. Il 6 settembre è fissato già un vertice di maggioranza sulla materia, una sede per l’appunto politica, dove però la premier si aspetta che i ministri abbiano già proposto il proprio “taglio”, anche se la parola è tabù.
L’emergenza vera, oltre alla preparazione della legge di bilancio, è quella dei migranti. Inutile girarci intorno: il Memorandum di Cartagine non ha avuto l’attuazione che tutti si aspettavano e le cifre degli sbarchi hanno sfondato ogni previsione. Da Palazzo Chigi la persona che sembra designata a diventare un po’ il commissario per i migranti è il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, visto che la questione sarà presa in carica dal Cisr, il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Mantovano, non a caso, ne ha parlato molto al Meeting di Rimini, dove è stata apprezzata l’attenzione al problema e la sua concretezza. Fra l’altro il mondo del terzo settore insiste per l’apertura di un tavolo col governo sulla vicenda (dopo la richiesta della Caritas e del Cardinal Zuppi ne parla oggi Angelo Chiorazzo di Auxilium), mentre le Ong a Bruxelles contestano “l’illegittima ostruzione” all’opera di soccorso da parte delle nostre autorità.
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