Tavolino per la pace
Xi in visita da Putin: incontro ravvicinato. Gli Usa respingono l'idea del cessate-il-fuoco. Il presidente cinese cercherà Zelensky. Svizzera sotto accusa per l'Ubs. Meloni presenta il vertice Ue
La missione del presidente cinese Xi Jinping a Mosca ha avuto la cornice delle grandi occasioni: manifesti nelle strade, gadget, cene ufficiali con menu russi. Vladimir Putin, questa volta, ha ridotto al minimo le distanze e ha messo fra lui e l’omologo cinese solo un tavolino di pochi centimetri. Nel linguaggio fisico degli spazi teatrali e della prossemica, il messaggio è chiaro: la Russia, perso il rapporto con l’occidente e l’Europa, si stringe all’alleato asiatico. Che poi sia un’alleanza fra pari o una sottomissione forzata lo si vedrà nel tempo. Certo, la Cina in cambio dello scambio e della vicinanza a Mosca, si proclama impegnata per la pace e per il cessate-il-fuoco. Un impegno che gli Usa, fin dalla prima reazione, cercano di esorcizzare ed ignorare, chiedendo neanche troppo riservatamente a Volodymyr Zelensky di non esaminare neanche la proposta di tregua cinese. Ha ragione Lucio Caracciolo: non tutti i consiglieri di Joe Biden la pensano allo stesso modo su questo punto, ma a giudicare dalle reazioni di stamattina, anche della stampa americana ed europea, lo scetticismo sul tentativo di mediazione di Xi prevale. Vedremo nelle prossime ore, se nelle pieghe di rapporti di forza in qualche modo obbligati fra le nazioni, c’è comunque una minima volontà di rinunciare alle ostilità, per risolvere le controversie. I destini della mediazione cinese sono affidati al possibile, ma non ancora sicuro, contatto almeno telefonico fra Xi e Zelensky.
Il mondo è in ansia non solo per la guerra. Ieri i mercati finanziari sono stati messi a dura prova dalla crisi delle banche svizzera e californiana: la prova delle Borse è stata superata ma in Svizzera gli investitori sono in rivolta perché nell’acquisto di Credit Suisse da parte di Ubs sono stati garantiti meglio gli azionisti di coloro che possedevano obbligazioni. Christine Lagarde si è affrettata a precisare che in Europa sarebbe stato impossibile, ma è uno choc che avrà conseguenze. In Usa il salvataggio della First Republic si sta rivelando più difficile e oneroso del previsto.
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