Tetto d'Europa sul gas
Limite comune dei 27 al prezzo del gas, per ridurre il ricatto di Mosca. Niente accordo invece sul petrolio. Perché gli Usa adesso vogliono la tregua. Salvini non parte. Il Papa nomina 21 cardinali
Nell’immediata vigilia del Consiglio europeo (si svolge oggi e domani) ci sono luci ed ombre. L’aspetto positivo è l’accordo sul tetto del prezzo del gas. L’Italia ha molto insistito per arrivarci e sicuramente potrà avere grandi benefici sull’aumento dei prezzi e i bilanci dei 27 Paesi. Nessun accordo invece sull’embargo del petrolio russo, materia che da settimane blocca e divide l’Europa. Sullo sfondo poi c’è la grande questione di un nuovo Recovery Plan, sul modello di quello scattato per la pandemia, perché permetta ricostruzione dell’Ucraina e ripresa dopo la guerra. Apparentemente Francia, Germania e Italia vorrebbero una nuova emissione di debito comune (questo sarebbe in sostanza il nuovo Recovery) mentre frenano con grande determinazione i Paesi nordici, che chiedono invece un ritorno all’austerità di bilancio, abbandonata negli anni del Covid. La decisione è strategica e potrebbe condizionare il futuro. L’Italia poi è molto esposta all’esito di questa discussione, essendo più debole sul piano del debito pubblico accumulato.
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