Tragico veto su Gaza
Gli Usa bloccano all'Onu un cessate il fuoco. Papa Francesco: "I bimbi pagano il conto della guerra". Valditara dietrofront su Concia. Non ancora chiuso l'accordo Ue sul Patto. Manovra al foto finish
Appuntamento domenicale con l’edizione ridotta della Versione. Trovate il link finale ai pdf degli articoli di ieri e oggi. L’antologia ragionata degli articoli torna domani.
Non c’è speranza per Gaza e i suoi due milioni di abitanti. Ha scritto su Repubblica di sabato il giornalista palestinese Sami Al-Ajrami: «Le case dei vivi non ci sono più. Il 40 per cento degli edifici di Gaza è stato raso al suolo. Ho parlato con dei miei amici rimasti a Khan Yunis e mi hanno detto che gli israeliani si sono accaniti su un bel quartiere con dei palazzi alti ed eleganti. Tunnel lì sotto? Non credo. La convinzione degli abitanti è che l’abbiano abbattuti perché erano belli (…) Gli americani dicono che sia per via della caccia di Hamas, dicono che siamo “scudi umani”. Ma né io né nessuno dei miei familiari ha più visto un uomo di Hamas da tempo. Sono là sotto, chissà dove. Mentre il nostro mondo di sopra viene cancellato». Nello Scavo su Avvenire di oggi: «Gaza è un rompicapo geopolitico, una tragedia umanitaria, uno scontro per la sicurezza di Israele e la distruzione di Hamas». Venerdì gli Stati Uniti hanno posto il veto in Consiglio di sicurezza dell’Onu alla risoluzione su un immediato cessate il fuoco. Il segretario Antonio Guterres ha avuto parole durissime: «L’inazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e i veti degli Stati membri, in particolare gli Stati Uniti, li rendono complici del massacro» nella Striscia di Gaza.
Nel giorno dell’Immacolata papa Francesco ha offerto alla Vergine Maria tutte le lacrime delle donne, delle vittime di violenza, innanzitutto, ma anche quelle delle madri che piangono i loro figli. Accanto all’invocazione della pace, in Ucraina, in Israele e in Palestina e in tutti i luoghi martoriati dai conflitti. Lo ha fatto anche il giorno dopo celebrando l’ottantesimo anniversario della nascita del movimento dei Focolari, oggi diffuso in circa 180 Paesi. Ricevendo la presidente Margaret Karram, di origine palestinese, il co-presidente, Jesús Morán, e gli altri membri dell’“Opera di Maria” li ha esortati ad essere «testimoni e costruttori» di pace. «Oggi il mondo – ha detto il Pontefice – continua ad aver bisogno di artigiani di fraternità e di pace tra gli uomini e tra le nazioni».
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