Trappola per profughi
Bombe sugli ucraini che cercano di scappare: una famiglia sterminata a Irpin. A Mariupol, la tregua fallisce di nuovo. Zelensky chiede i jet. Israele e Turchia provano a mediare. Supplica del Papa
La mancata evacuazione dei civili sta diventando un incubo. I cadaveri degli ucraini in fuga colpiti ieri su un ponte ad Irpin, un sobborgo a pochi chilometri da Kiev, sono sulle prime pagine dei giornali occidentali. Simbolo tragico delle ultime 48 ore: vengono annunciate tregue e corridoi umanitari per l’evacuazione delle città assediate, ma poi sono interrotti dai bombardamenti. Sembra quasi una crudele strategia russa per stroncare la resistenza casa per casa, preparata dagli ucraini. Succede vicino alla capitale e succede anche a Mariupol, dove ieri diversi pullman bianchi già allestiti per portar via i cittadini sono arrivati ma poi sono rimasti intrappolati da nuovi bombardamenti.
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