Trattori a Sanremo e al Colosseo
La protesta degli agricoltori diventa simbolica a Roma. Ma assedia il Festival. Zelensky cambia il capo delle forze armate. Gaza, si tratta ancora. John Elkann indagato per l'eredità Agnelli
Come già accaduto in altri casi, la vicenda dei trattori evidenzia una forte tensione nella maggioranza fra Fratelli d’Italia e Lega. Loro, gli agricoltori, stanno trattando con la Rai per intervenire a Sanremo, sul palco dell’Ariston. Stamattina si capirà meglio. Mentre hanno rinunciato alla grande manifestazione di Roma, a piazza san Giovanni. Ci sarà la sfilata di un numero limitato di trattori al Colosseo nella capitale, forse già oggi. Leghisti e Fratelli d’Italia si rinfacciano le responsabilità sulla cancellazione delle agevolazioni Irpef. Il Carroccio attacca sostenendo che lo stop all’esenzione per i coltivatori è stato un errore del governo. Ma Foti per Fratelli d’Italia ha ricordato a muso duro: lo abbiamo deciso insieme. Il più prudente è il ministro dell’Economia Giorgetti che deve trovare le risorse per togliere l’esenzione e dice: “Valutiamo”. Per Repubblica è di nuovo il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida il punto debole del governo Meloni, baricentro della disputa sugli agricoltori nella maggioranza.
Intanto c’è chi ragiona sul merito: per un lungo periodo i produttori agricoli sono stati incalzati dalla rivoluzione e dalla riconversione verdi. Ora c’è un evidente stop di Bruxelles e delle varie nazioni, comprese Francia e Germania. Adriana Cerretelli sul Sole 24 Ore legge questo cambiamento in modo positivo: si esce dall’astrattezza e dall’utopia, per tornare con i piedi per terra. La transizione va fatta ma con realismo e gradualità. Su Avvenire Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia, teme invece che l’ondata di proteste agricole sia strumentalizzata: «Una protesta che esprime disagio profondo viene banalizzata, ricondotta a scontro tra contadini e ambientalisti, tra contadini e Unione europea».
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