Tregua, in campo la Cia
Israele e Hamas stanno trattando. Spari sulla folla di civili in attesa di cibo. Scoppia il caso Qatar. Il Cdm: sì a misure sugli anziani e nuove regole per le partite Iva. Tennis, Sinner in finale
Il direttore della Cia William J. Burns è arrivato in Europa per incontrare nei prossimi giorni alti funzionari israeliani, egiziani e del Qatar per i negoziati sul rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza e su un nuovo cessate il fuoco, più duraturo. Secondo quanto scritto dal quotidiano israeliano Haaretz, Israele e Hamas starebbero trattando per una pausa nei combattimenti di 35 giorni, il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani detenuti a Gaza e la liberazione di un numero imprecisato di prigionieri e detenuti palestinesi dalle carceri israeliane. Secondo il ministero della Sanità di Gaza ieri è stato aperto il fuoco sulla folla di civili palestinesi in coda per chiedere cibo in un’area vicino a a Gaza City: almeno 20 persone sono state uccise e 150 sono rimaste ferite. Israele sta indagando sull’operato dell’esercito.
Ieri è scoppiato anche il caso Qatar. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha attaccato il Paese arabo definendo "problematico" il suo ruolo di mediatore nel conflitto. Un portavoce del ministero degli Esteri di Doha si è detto “sconcertato”. Per anni il Qatar ha incanalato denaro a Gaza per mantenere il regime di Hamas, su richiesta conclamata e pubblica del governo di Gerusalemme, come ieri ha scritto il New York Times.
E’ attesa per oggi la prima decisione della Corte internazionale di giustizia dell’Aja sulla causa intentata dal Sudafrica per l’occupazione militare di Gaza. Non sarà affrontata la questione del “genocidio” ma potrebbero essere chieste “misure cautelari” ad Israele. Il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani, in visita a Gerusalemme, ha ribadito l’alleanza con Israele ma anche la linea dei due Stati.
Il Viminale è pronto a rinviare le manifestazioni pro Palestina previste per domani in diverse città italiane. Domani infatti è il 27 gennaio, giorno della Memoria e si vuole evitare che vengano fatte sovrapposizioni e riferimenti alla Shoah.
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