Ue, accordo e trattative
Von der Leyen resta ma Meloni tratta su commissari e voto a Strasburgo. La Ue sceglie la continuità ma le politiche vanno cambiate. Meloni e Schlein sopra le righe. Putin censura la stampa europea
Ieri l’annuncio è arrivato a 48 ore dal Consiglio. C’è un accordo tra i Capi di Stato e di governo Ue dei tre partiti della maggioranza: i popolari, i socialisti e i liberali. L’intesa riguarda i quattro nomi al vertice delle istituzioni, i cosiddetti “top job” europei. Ursula von der Leyen sarà ancora commissaria succedendo a sé stessa, così come sarebbe riconfermata Roberta Metsola a capo dell’assemblea di Strasburgo. Il Presidente del Consiglio Europeo (ruolo finora ricoperto da Charles Michel) dovrebbe essere il socialista portoghese Antonio Costa, mentre la premier dell’Estonia Kajas Kallas, liberale, sarà la nuova Alta rappresentante della politica estera della Ue, al posto di Josep Borrell. Ovviamente le trattative continuano, come sottolineano i giornali italiani, preoccupati dell’esclusione di Giorgia Meloni (Antonio Tajani è già dentro l’accordo annunciato ieri). E per essere schematici continuano su due fronti: vanno definiti infatti tutti gli altri incarichi che devono completare il nuovo assetto Ue (in primis i commissari che lavoreranno con von der Leyen). Bisogna poi assicurarsi che l’Europarlamento ratifichi queste scelte, cosa non scontata visto che l’alleanza che ha annunciato ieri l’accordo avrebbe a Strasburgo un margine troppo ridotto, a rischio franchi tiratori. È su questi due fronti che Giorgia Meloni sta giocando la sua partita: la stampa italiana le attribuisce la candidatura di Raffaele Fitto come vice commissario con deleghe importanti. Si capirà presto come finirà.
Adriana Cerretelli sul Sole 24 Ore con la consueta lucidità pone però due questioni di fondo. Se è comprensibile “blindare” l’Europa nella continuità, il cui simbolo è la Von der Leyen, (perché la Ue si sente assediata da guerre e instabilità anche economica), bisognerà però capire quali sono le nuove esigenze e le nuove politiche. Potrà mai Ursula fare e dire il contrario, ad esempio sul tema ambientale, di quanto fatto e detto negli ultimi cinque anni? Secondo nodo: il voto popolare a destra (e presto arriva la Francia) non può essere del tutto ignorato. Va semmai metabolizzato, “costituzionalizzato”, normalizzato. Un po’ come è accaduto in Italia. Insomma, il nostro tanto vituperato trasformismo andrebbe esportato almeno in parte a Bruxelles. Piaccia o no a Macron e Scholz.
Da noi c’è comunque del nervosismo nei commenti al secondo turno delle amministrative. Giorgia Meloni ha rilasciato un video vittimista in cui ha accusato le opposizioni di volerla delegittimare. Elly Schlein è anch’essa, in modo opposto, sopra le righe perché sembra che abbia conquistato il palazzo d’inverno più che il Comune di Bari e Firenze.
Poi ci sono i problemi reali, come l’emergenza carceri che in estate assume contorni drammatici, o il caporalato nelle nostre campagne, emerso con tragica violenza col caso di Satnam Singh, il lavoratore morto dissanguato a Latina “perché in nero”. Avvenire dedica l’apertura di prima pagina al Rapporto al Parlamento sulle droghe: le usano sempre di più i giovanissimi e non c’è nessuna coscienza di quanto possano far male.
Per le notizie dall’estero Vladimir Putin censura la stampa europea in Russia mentre la Corte Penale dell’Aia emette un mandato d’arresto contro i militari russi Shoigu e Gerasimov per i “crimini di guerra” in Ucraina. Israele prepara una nuova invasione del Libano, mentre la Corte suprema mette in crisi la maggioranza di Netanyahu sentenziando che anche gli studenti delle yeshivà devono sottoporsi alla leva militare. Domani in Usa ci sarà il primo dibattito tv fra Joe Biden e Donald Trump. Venerdì si vota in Iran per le presidenziali.
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Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
Accordo di vertice su seggiole e poltrone in Ue. Il Corriere della Sera annuncia: Europa intesa sulle nomine. Mentre stressano l’esclusione della nostra premier la Repubblica: Ue: un accordo senza Meloni e La Stampa: Vertice Ue, accordo senza Meloni. Il Domani spiega: La maggioranza Ursula si blinda. Meloni resta isolata ma tratta ancora. Il Quotidiano Nazionale usa lo stesso verbo: Ursula fa il bis. E tratta con Meloni. Il Messaggero entra nel merito: Nomine Ue, l’offerta all’Italia. A modo suo Il Fatto festeggia la liberazione di Assange: Colpevole di giornalismo. Torna sul caso Satnam Il Manifesto: Campagna d’Italia. Avvenire rilancia i dati sui consumi dei giovani: Droghe senza limiti. Il Giornale sottolinea il sostegno a Meloni dell’imprenditore buonista dell’Umbria: Cucinelli a sorpresa: «Il governo è promosso». Libero va sul vittimismo dopo voto della premier: «Mi vogliono a testa in giù». La Verità minimizza il risultato delle amministrative: La sinistra s’esalta per nulla ma la destra ha un problema. Il Sole 24 ore dà una buona notizia: Lavoro, via libera Ue al bonus Sud.
C’È L’ACCORDO SU VON DER LEYEN, COSTA E KALLAS
A 48 ore dal vertice formale, annunciata l’intesa tra i Capi di Stato e di governo dei tre partiti della maggioranza: Ppe, socialisti e liberali. Consenso sulla commissaria Von der Leyen e su Costa (Consiglio) e Kallas (Politica estera). L’articolo di Beda Romano da Bruxelles sul Sole 24 Ore.
TRATTATIVA GIORGIA-URSULA SUL VOTO A STRABURGO
Giorgia Meloni sarebbe irritata coi socialisti e i liberali che hanno voluto blindare l’accordo, escludendo i Conservatori. Ma il dialogo con i Popolari e la von der Leyen sarebbe aperto: l’ipotesi è una vicepresidenza con un portafoglio pesante per Raffaele Fitto, in cambio di un sostegno anti-franchi tiratori a Strasburgo. Adalberto Signore per il Giornale.
NELLA SCELTA UNA DIFESA DAL CAOS, MA C’È IL REBUS CONTINUITÀ
La guerra, la crisi e l’ondata sovranista assediano i leader Ue, che scelgono ancora la continuità. Ma l’Europa ha bisogno di nuove politiche e di “metabolizzare” il consenso a destra. E qui si apre lo spazio per l’Italia. L’analisi di Adriana Cerretelli da Bruxelles per il Sole 24 Ore.
IL DOPO VOTO IN ITALIA
Elly Schlein si esalta. Giorgia Meloni rilascia un video vittimista, in cui accusa le opposizioni di avere toni da guerra civile. Le due leader commentano in modo opposto il risultato dei ballottaggi nelle città. Fraschilla e Vitale per Repubblica.
MARINA BERLUSCONI PREOCCUPATA DAGLI ESTREMISMI
Daniele Manca intervista Marina Berlusconi per il Corriere della Sera, in occasione di una nuova iniziativa editoriale in memoria del padre e in difesa della cultura liberale.
CRT, PARLA ANNA POGGI
La neopresidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi spiega la sua strategia per far uscire l’istituto torinese dalla bufera. E dice: “Andiamo avanti senza veleni”. Diego Longhin per Repubblica.
DI NUOVO IN PIAZZA PER SATNAM
La comunità indiana si mobilita per Satnam Singh, il lavoratore dei campi lasciato morire dissanguato “perché in nero”. Alcune migliaia di persone sfilano a Latina con la Cisl e la Uil (e la Coldiretti). La Cgil e alcune associazioni non partecipano. La cronaca del Manifesto.
CARLÌN PETRINI: IL POMODORO CINESE E IL CAPORALATO
Il fondatore di Slow Food Carlìn Petrini interviene sul caso di Satnam: “Il pomodoro cinese arriva in Italia ad un prezzo talmente basso, che il caporalato è l’unica via per competere”.
ASSANGE PATTEGGIA E TORNA LIBERO
Colpo di scena nella vicenda di Julian Assange. Dopo 14 anni l’amministrazione Biden concorda con i suoi legali l’ammissione di uno dei reati, in cambio della libertà. Stefania Maurizi per il Fatto.
“NON DIMENTICHIAMO CIÒ CHE HA SCOPERCHIATO”
Oggi l’autore di wikileaks esce di scena, ammettendo anche metodi sbagliati. Ma resta quello che ha rivelato sulla reazione al terrorismo da parte degli Usa. Il commento è di Fabio Carminati per Avvenire.
TEGOLA PER NETANYAHU: GLI HAREDIM HANNO L’OBBLIGO DI LEVA
Tensione nella maggioranza di governo dopo che la Corte Suprema ha dichiarato illegale l’esenzione dalla leva degli studenti delle scuole religiose. Gallant incontra Austin a Washington sul Libano. Raid a Gaza City: uccisi 10 familiari di Haniyeh. Lucia Capuzzi per Avvenire.
LA GUERRA IN LIBANO E L’OMBRELLO USA
Sono pronti i piani per l’invasione israeliana del Libano. Ma non è chiaro se gli Stati Uniti daranno copertura alla nuova operazione militare. L’analisi di Alberto Negri per il Manifesto.
MNDATO DI ARRESTO PER SHOIGU E GERASIMOV
La Corte penale internazionale dell’Aia emette un mandato d’arresto contro l’ex ministro della Difesa russo Serghei Shoigu e contro il capo di stato maggiore Valery Gerasimov per crimini di guerra durante l’invasione dell’Ucraina. La notizia è dal Sole 24 Ore.
PUTIN COLPISCE LA STAMPA OCCIDENTALE
Vladimir Putin impedisce a 81 fra giornali e testate Tv di operare dalla Russia. Quattro sono italiani. Il Cremlino mette fuorilegge gran parte dell’informazione europea. Mirko Molteni per Libero.
DELPINI ACCOGLIE 30 GIOVANI UCRAINI
L’arcivescovo di Milano Mario Delpini accoglie 30 giovani ucraini della zona di Kharkiv, arrivati in Lombardia per una vacanza di 14 giorni. Il viaggio è stato organizzato dalla Caritas della zona in collaborazione con una parrocchia di Villa Guardia. Giacomo Gambassi per Avvenire.
VIOLENZE ANTI MIGRANTI ALLE FRONTIERE UE
Il report pubblicato in Serbia a cura della Ong “Border Violence Monitoring Network” cita anche agenti italiani e dell’agenzia europea Frontex per l’uso sproporzionato della forza contro i migranti. Francesca Ghirardelli per Avvenire.
CARCERI, MANCA L’ACCORDO SUL DECRETO
Ermes Antonucci per il Foglio ricostruisce il mistero sul decreto-legge sull’emergenza carceri annunciato dal ministro Carlo Nordio in un’intervista e mai approdato al Consiglio dei ministri. La proposta di Roberto Giachetti di Italia Viva. Manca ancora l’accordo fra le forze di maggioranza.
I CAVI SOTTOMARINI DEI DATI: NUOVA STRUTTURA STRATEGICA
Conto alla rovescia per la nuova rotta digitale di cavi sottomarini che dovrebbe collegare Europa ed Asia. Si chiama Blue Raman. È già stato completato il tratto da Genova a Creta dell’infrastruttura di Telecom Italia Sparkle, in consorzio con Google. Andrea Biondi per Il Sole 24 Ore.
LA CINA CONQUISTA L’ALTRA FACCIA DELLA LUNA
Non è un modo di dire. Una sonda di Pechino è la prima ad aver raccolto campioni sulla faccia nascosta del nostro satellite. Che cosa implica la corsa cinese allo spazio. Lorenzo Lamperti per il Manifesto.
SCONTRI IN KENYA, LA PROTESTA DEI GIOVANISSIMI
Rivolta nelle strade di Nairobi per l’aumento delle tasse. Negli scontri in prima fila quelli della Generazione Z. Almeno dieci i morti. Giorgio Brizio per Repubblica.
VENERDÌ LE ELEZIONI IN IRAN
Mohammad Bagher Ghalibaf è il candidato vicino ai vertici del regime degli ayatollah, che secondo i sondaggi della vigilia dovrebbe essere eletto Presidente della Repubblica dopo la morte di Raisi. Il regime teme la bassa affluenza come nelle elezioni politiche di marzo. Camille Eid per Avvenire.
“EFFETTO DON GIUSSANI”
Il fondatore di Cl don Luigi Giussani e la sua risposta originale alla crescita dell’indifferenza religiosa in Italia nel nuovo studio del sociologo Salvatore Abbruzzese. Igor Traboni per Avvenire recensisce il libro.
PADRE BENANTI: L’IA HA BISOGNO DI ETICA
Intervento di padre Paolo Benanti sul Sole 24 Ore. Scrive fra l’altro: “L’Intelligenza Artificiale è come un maggiordomo che ci può tradire quando meno ce l’aspettiamo”.