Un Festival con l'elmetto?

Polemiche sulla partecipazione di Zelensky a Sanremo. Prodi si chiede: dopo i tank che cosa accade? Meloni in Libia: gas contro motovedette. Ratzinger fu insonne. Iran, rischio nuove esecuzioni

Volano gli insulti da Mosca a Roma, a corredo di un conflitto bloccato sul terreno dal freddo invernale e riscaldato nelle parole dalla decisione occidentale di concedere a Kiev i carri armati tedeschi e americani, che erano stati richiesti. L’ex presidente russo Dmitri Medvedev, che dall’inizio della guerra riveste il ruolo del provocatore verbale, ha attaccato il nostro ministro della Difesa Guido Crosetto dandogli del “coglione”.  Crosetto ha risposto ma non in rima. Ora il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ostenta un’altra urgente richiesta, quella di aerei caccia. Ma in Italia la polemica si è spostata sull’imminente Festival di Sanremo, dove è stato invitato a parlare lo stesso Zelensky. Ieri Alessandra Ghisleri sulla Stampa ha pubblicato un sondaggio secondo il quale gli italiani sarebbero a stragrande maggioranza contrari all’invio di nuove armi e anche alla presenza del presidente ucraino al Festival canoro. Sull’opportunità dell’intervento sono tanti i politici contrari, da Conte a Calenda e fino a Salvini, che pure è nel governo. Ma si sa, la Rai decide in base a criteri artistici e di audience, è indipendente. Marco Tarquinio su Avvenire si augura che ci sia comunque spazio a canzoni di pace dal palco dell’Ariston, circostanza che allo stato pare difficile. Il messaggio è già stato lanciato ed è contro intuitivo: mettete gli elmetti fra i fiori di Sanremo (invece dei fiori nei vostri cannoni). È già successo in altre kermesse artistiche come Cannes e i Golden Globe. E solo la ferma opposizione della Fifa ha impedito che Zelensky partecipasse anche ai Mondiali di calcio in Qatar.  

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