Vince Trump, Biden è debole
Allarme fra i dem dopo il primo dibattito in tv. Via Libera a Von der Leyen, Costa e Kallas. Meloni vota contro ma si astiene su Ursula. Appello del Papa per un cessate il fuoco. Prosperi: fede armata
I commenti al primo dibattito televisivo fra Joe Biden e Donald Trump (vedi Foto del Giorno), terminato circa quattro ore fa, indicano grande preoccupazione, se non “panico” nel campo democratico. Un commento anonimo di un osservatore dem alla Cnn è stato esplicito: “Siamo fottuti”, ha detto. Il resoconto del New York Times nell’edizione on line è centrato sull’aggressività (e le menzogne) di Trump ma anche sulle lunghe incertezze e divagazioni di Biden. Vengono riportate con grande evidenza le perplessità dello staff democratico e persino della vicepresidente Kamala Harris, anche se è molto improbabile un ritiro del presidente Usa dalla corsa. Dunque nelle prossime ore capiremo meglio le conseguenze politiche di questo primo scontro, anticipato in modo anomalo rispetto alla liturgia del voto presidenziale americano. Un primo scontro dove il Presidente sarebbe stato sconfitto. I cittadini statunitensi voteranno martedì 5 novembre e solo nei prossimi due mesi saranno le convention di partito a ratificare le candidature. Formalmente è ancora possibile una nuova designazione dei democratici, a patto che Biden si ritiri volontariamente e faccio votare ai suoi delegati un candidato o una candidata alternativi.
Nella notte appena trascorsa si è chiuso un altro passaggio importante e che ci riguarda più da vicino. Stiamo parlando del via libera del Consiglio europeo alle nomine chiave di vertice, conclusosi in anticipo: Ursula von der Leyen sarà di nuovo il capo della Commissione, mentre il socialista portoghese Antonio Costa guiderà il Consiglio e la liberale estone Kaja Kallas sarà l’Alta rappresentante della politica estera. L’Italia ha votato contro queste ultime due nomine ma si è astenuta sulla Von der Leyen, che proprio ieri in una lettera ha messo per iscritto la condivisione della linea di Giorgia Meloni sulle migrazioni. Ha commentato la nostra premier su X: «La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nel merito. Ho deciso di non sostenerla nel rispetto dei cittadini e delle indicazioni arrivate con le elezioni. Continuiamo a lavorare per dare finalmente all’Italia il peso che le compete in Europa». Dunque Meloni tratta, in vista del passaggio di luglio a Strasburgo. Von der Leyen ha bisogno del suo appoggio per non essere impallinata dai franchi tiratori.
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