"Vite stroncate"
Papa Francesco al Cimitero di guerra: esistenze interrotte a 20 anni. Assedio a Gaza, Biden frena alla vigilia dell'incursione finale. In CDM decreto fiscale. Meloni da Sunak. Addio a Luigi Berlinguer
Versione ridotta della Versione anche oggi e fino a domenica prossima, con il link finale ai pdf degli articoli.
Papa Francesco ha scelto un’ambientazione inaspettata alla sua ultima implorazione di pace. Ieri nel giorno dei Defunti, è andato al Rome War Cemetery, dove sono sepolti i soldati della Seconda Guerra Mondiale caduti nella nostra capitale. «Guardando l’età di questi caduti - ha notato nell’omelia -, la maggioranza da venti a trenta anni, vite troncate, vite senza futuro qui, ho pensato ai genitori, alle mamme che ricevono quella lettera, “signora, ho l’onore di dirle che lei ha un figlio eroe”. “Sì, eroe, ma me l’hanno tolto”. Tante lacrime in queste vite stroncate».
Il pensiero va a Gaza, dove in queste ore l’assedio finale del governo israeliano potrebbe vivere l’ultimo atto. Gli americani sono preoccupati e “frenano”, come titola stamattina Il Corriere. Il segretario di Stato Usa Antony Blinken oggi atterra in Israele, dove chiederà «pause umanitarie», che il premier Netanyahu sta valutando, ovvero sospensioni dei combattimenti «temporanee e localizzate, finalizzate a obiettivi», come l’uscita degli ostaggi e l’ingresso di aiuti a Gaza. La situazione nella Striscia è drammatica. Ieri l’Onu ha solennemente ribadito attraverso sette relatori speciali per i diritti umani che «il popolo palestinese è a grave rischio di genocidio».
Si moltiplicano intanto gli episodi odiosi di antisemitismo, anche in Italia a Roma e a Milano. La contrapposizione polemica è durissima. Oggi l’artista ebreo (di sinistra) Moni Ovadia sul Fatto prende di petto l’argomento e scrive: “Ogni essere umano che abbia coscienza del senso di appartenenza all’umanità, non può non avere ripulsa dell’antisemitismo (…) Se difendere la vita, la dignità e i diritti dei palestinesi come persone e come popolo è antisemitismo… allora io, ebreo da molte generazioni, sono orgogliosamente antisemita!”. Alessandro Sallusti sul Giornale dedica l’editoriale ad un completo sostegno allo Stato ebraico. Scrive e annuncia: Issiamo la bandiera di Israele accanto alla testata. Domani la manifestazione a Milano indetta da Matteo Salvini “in difesa dell’Occidente”.
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