Zaki graziato
La missione di Zuppi per la pace: spiragli di dialogo negli Usa. Patrick Zaki sarà già oggi in Italia. La Grazia di Al Sisi e il successo di Meloni. Giustizia, i nodi restano. Morto Andrea Purgatori
Racconta l’arcivescovo Christophe Pierre, nunzio apostolico negli Stati Uniti, che l’incontro del cardinale Matteo Zuppi con il presidente Joe Biden è stato “molto, molto interessante”. L’inviato speciale del Papa ha consegnato personalmente una lettera di Francesco al presidente, durante l’incontro alla Casa Bianca. Una nota ufficiale americana ha spiegato che si è discusso «degli sforzi della Santa Sede nel fornire aiuti umanitari per affrontare le diffuse sofferenze causate dalla continua aggressione della Russia in Ucraina, nonché dell’impegno del Vaticano per il ritorno dei bambini ucraini deportati con la forza». Nei commenti dei quotidiani di stamattina c’è chi sottolinea che sono mancate foto e comunicati per dare enfasi all’incontro. E che il termine “deportazione” è quello usato solo da Kiev. E tuttavia segnali positivi filtrano dall’amministrazione americana, come sostiene nella corrispondenza per Repubblica da Washington Paolo Mastrolilli. Anche gli americani vedono con favore l’iniziativa vaticana per la pace e soprattutto la trattativa umanitaria potrebbe rappresentare una prima tappa per un percorso verso un negoziato più complessivo. Confermata da più parti l’ipotesi di un viaggio di Zuppi a Pechino, come quarta tappa della missione per la pace. Dal terreno bellico le notizie di oggi sono concentrate sui bombardamenti russi ad Odessa, che hanno centrato alcuni depositi di grano ucraino, come a voler rafforzare la fine dell’accordo sui cereali.
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