La Versione di Banfi

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Putin arruola chi protesta

alessandrobanfi.substack.com

Putin arruola chi protesta

Leva forzata per i manifestanti arrestati. Non si ferma l'escalation dello Zar di Mosca. Zamagni rilancia la mediazione del Papa. Centrodestra in piazza, guida Meloni. Israele: due stati, due popoli

Alessandro Banfi
Sep 23, 2022
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La leva forzata per chi dissente. I manifestanti arrestati nelle piazze della Federazione Russa vengono mandati al fronte, in Ucraina. A combattere una guerra contro cui protestano. Ha ragione Alberto Negri quando scrive sul Manifesto: “La verità è che siamo di fronte alla tragedia di un uomo solo al comando e non sappiamo se questo è l'atto finale o l'inizio di un altro dramma”. L’analista americano di cose russe, Ian Bremmer, intervistato dal Corriere sostiene che l’escalation militare esterna deve andare di pari passo con un inasprimento dittatoriale del regime interno. Per questo il Cremlino lancia la mobilitazione parziale e insieme la repressione del dissenso e delle proteste. Il Fatto intervista oggi Stefano Zamagni che mercoledì aveva lanciato su Avvenire i “sette punti per la pace” (vedi La Versione qui).

L’idea molto interessante che Zamagni aggiunge oggi è che il Papa potrebbe essere il mediatore ideale di un eventuale negoziato. Svolgerebbe meglio del presidente turco Racep Tayyip Erdogan questo ruolo proprio perché la Santa Sede non ha interessi propri politico strategici, a differenza di Ankara. In questo senso l’incontro ieri a New York fra il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e il Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, avvenuto nelle ultime ore, fa ben sperare. Sempre a New York il segretario generale dell’ Onu Antonio Guterres ha detto che Mario Draghi è un “campione del multilateralismo”. E in effetti il nostro governo era stato l’unico, nel fronte occidentale, ad aver proposto all’Onu un piano di pace. Poi era intervenuta la surreale crisi di governo e la proposta era caduta. Ci sono però due buone notizie nel quadro drammatico globale. Il governo di Israele ha fatto un passo ufficiale all’Onu riconoscendo nella questione palestinese il principio dei due Stati per due popoli. È un fatto importantissimo (vedi Foto del Giorno). Seconda buona notizia: 215 difensori dell'acciaieria Azovstal di Mariupol (108 di Azov e 124 militari di diversi corpi), sono stati liberati nell'ambito di un ampio scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina.

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